Un tuffo nei ricordi di una gioventù che non tornerà più, ma che grazie a questi giocattoli resterà per sempre nei nostri cuori
Negli anni 90 i giocattoli hanno subito una notevole trasformazione, si è passati dalle bambole o dalle grandi scatole di giochi da tavolo alla miniaturizzazione del giocattolo. Piccoli e tascabili, magari da portare sempre dietro perchè erano anche in grado di interagire con noi, senza dimenticare l’arrivo delle prime console per i video giochi.
Negli anni più recenti, con l’avvento della tecnologia e l’aumentare degli studi pedagogici, la produzione di giocattoli si è ampliata nei campi più diversi offrendo soluzioni complesse ed elaborate. Il giocattolo non è più prettamente dedicato all’età infantile e adolescenziale bensì conquista anche il mondo degli adulti grazie all’introduzione dei videogiochi su console, cellulari e tablet.
Quando osserviamo alcuni bambini mentre si divertono giocando con semplici passatempi, come con la palla o la corda, pensiamo a quanto quei giochi appaiano vecchi e fuori moda. Ma realizziamo anche come ogni gioco, ogni passatempo, sia fondamentale per la crescita, la conoscenza e l’interazione con il mondo circostante di un bambino. Ogni epoca ha avuto il suo gioco, la tecnologia ha fatto passi da gigante anche in questo campo, basta guardare a cosa hanno a disposizione i bambini nati negli ultimi anni. Possiamo affermare con certezza però che gli anni 90 hanno fatto da spartiacque tra un vecchio modo di giocare e uno al passo con i tempi, nuovo, diverso che ovviamente non vuol dire per forza migliore. E i giocattoli che i bambini di allora chiedevano a Babbo Natale oggi sono diventati dei veri e propri oggetti da collezione.
Dalle bambole e dai soldatini degli anni 80 il balzo in avanti nel decennio successivo è stato grande e non soltanto per l’arrivo sul mercato delle prime console di videogiochi, ma anche per la presenza di tanti piccoli giocattoli in grado di interagire con noi. Uno su tutti il Tamagochi. Per la maggior parte dei bambini degli anni ’90, questo è stato il primo e più amato animale domestico. Il tamagotchi era una mini console a forma di uovo, con un piccolo schermo e un’interfaccia composta da tre tasti. Il gioco consisteva in un simulatore di vita il cui scopo era quello di prendersi cura di un piccolo animaletto, dandogli il necessario per vivere e impartendogli la giusta educazione. Altro giocattolo davvero iconico di quegli anni è stato il Furby. Lanciato nel 1998 al prezzo di 30 dollari, e soltanto nel primo anno di commercializzazione ne vennero venduti più di 27 milioni di unità. Chi non ha fatto poi la collezione dei Power Rangers? Ogni bambino degli anni ’90 aveva un suo ranger preferito che, il pomeriggio, prendeva vita mentre si giocava con i propri amici.
I Power Rangers sono andati in onda per la prima volta in televisione nel 1993. La serie narra di un gruppo di adolescenti che si trasformano in supereroi, pronti ad affrontare qualsiasi cattivo che incontrano sulla loro strada. E poi come non ricordare le magiche Ballerine Volanti, il sogno di tutte le bambine degli anni ’90. Infine le prime console per i videogiochi. Dalla rivoluzionaria Playstation al Game Boy che si poteva portare ovunque per la disperazione di ogni genitore, fino al Super Nintendo che con l’avvento del 16 bit elettrizzò un’intera generazione, finalmente capace di vedere l’immagine di Super Mario e compagnia con una qualità sconosciuta fino ad allora.
Alla ricerca del gelato più buono della capitale? Niente paura, ecco la lista delle 5…
Quella della Vespa Orientalis a Roma sta prendendo sempre più i contorni di una vera…
Quasi sempre, quando si cambia casa e si entra in una nuova abitazione, si sente…
Avete mai visto la casa di Gianni Morandi? Ecco le foto della sua casa in…
Un luogo sul mare, affascinante e conveniente, dove la vita scorre serena e il costo…
Dopo che Meta ha lanciato un nuovo social network, Threads, che sembra dare risultati ottimi,…