Incredibile episodio avvenuto in un locale di cucina cinese all-you-can-eat: la denuncia del genitore
All’interno dei ristoranti “all-you-can-eat” solitamente ci sono due tipi di prezzi differenti: uno, più alto, per gli adulti e uno, più basso, per i bambini, che di base mangiano molto meno. Però la storia che ha coinvolto un papà ha dell’assurdo: l’uomo è rimasto sbalordito e furioso dopo essere stato costretto a pagare il prezzo intero per la cena del figlio di 11 anni. Tutto questo perché il bambino era «troppo alto», nonostante fosse solo 1 metro e 50 centimetri.
Craig Cantrill, 50 anni, ha raccontato di essere andato a mangiare al buffet cinese Wong Ting a Sheffield, nel sud di York, con suo figlio Joshua, sua moglie Jane, di 48 anni, e con un gruppo di amici che avevano anche loro un figlio di 10 anni. Ai due bambini, però, sono state addebitate tariffe diverse rispetto a quanto stabilito dalla politica del locale. Secondo l’uomo, il personale del ristorante li ha misurati entrambi e ha detto che, poiché Joshua era più alto, sul conto finale sarebbe stato trattato come un adulto.
Secondo quanto riportato sul The Mirror, al papà sono stati addebitate 23 sterline (circa 25 euro) invece di 10 sterline (12 euro) per il pasto di suo figlio. Craig ha contestato la decisione, ma ha dovuto comunque pagare il prezzo intero. Il ragazzino, in sostanza, aveva mangiato solo mezzo piatto di noodles, un pezzetto di anatra croccante e cracker di gamberi. Quindi non avrebbe potuto mangiare come un adulto in un all you can eat, né tanto meno pagare il prezzo pieno.
Craig, che nella vita è un operaio siderurgico, ha rivelato: «Mi hanno rovinato la serata, ero davvero seccato. Volevo solo pagare il conto e andarmene di lì quanto prima. Se fosse un ragazzo di 15 o 16 anni o frequentasse la scuola secondaria, allora capiremmo appieno. Ha appena iniziato l’ultimo anno della scuola elementare e ha appena compiuto 11 anni, non è nemmeno alla scuola secondaria. Ero assolutamente disgustato» Secondo l’operaio di Sheffield, sul menu c’era scritto che il prezzo sarebbe variato in base all’altezza, senza specificare però quale. «Sul muro c’era un cartello davvero di cattivo gusto che qualcuno aveva disegnato con una biro e aveva semplicemente appeso al muro. Il proprietario del ristorante stava scherzando con mio figlio e gli ha chiesto se volesse una pinta», ha concluso il papà, ancora furioso per quanto gli è accaduto. Sicuramente un qualcosa i mai visto che ha dell’incredibile.
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