Nel 2023 anche gli insegnati precari avranno diritto al contributo per l’acquisto di materiale e servizi di aggiornamento conosciuto come Carta docenti
Alla fine di una lunga battaglia per il riconoscimento di tale benefit, il bonus 500 euro, anche noto come Carta del Docente, spetterà anche agli insegnanti precari, cioè tutti coloro che, pur avendo le stesse mansioni, non godono ancora di un contratto a tempo indeterminato.
La Carta del docente è un buono spese pari a 500 euro destinato agli insegnanti, da usare per l’aggiornamento professionale nel corso di ogni anno scolastico. Il bonus può essere utilizzato per l’acquisto di libri e testi, anche in formato digitale, pubblicazioni e riviste comunque utili all’aggiornamento professionale, iscrizione a corsi di aggiornamento e qualificazione delle competenze professionali, hardware e software utili per la propria mansione scolastica.
La normativa aveva fino ad oggi riconosciuto il bonus da 500 euro, da utilizzare ogni anno per l’acquisto di beni o servizi utili alla propria formazione professionale, solamente agli insegnanti assunti a tempo indeterminato, escludendo tutte le migliaia di precari che ogni anno vengono chiamati per coprire una supplenza. L’estensione del contributo istituito dal governo Renzi arriva al termine di una lunga battaglia legale, portata avanti intentando diverse cause e facendo così ricorso al tribunale. La svolta è finalmente arrivata grazie al pronunciamento della Corte di Giustizia europea, chiamata in causa dal Tribunale di Vercelli, secondo il quale destinare il bonus di 500 euro soltanto ai docenti a tempo determinato rappresenta una discriminazione ai danni degli insegnanti precari e una disparità di trattamento ingiustificata perché sulla base del semplice inquadramento contrattuale.
A percepire il bonus non saranno tutti i docenti precari, ma solo quelli con contratto in scadenza al 31 agosto 2023, quindi con contratto annuale su posto vacante e disponibile. Secondo le stime del Ministero si tratta di 67.497 docenti annuali a tempo determinato a cui vanno aggiunti 16.470 docenti di religione. Un totale di 83.967 insegnanti che per lo Stato avranno un costo di 42 milioni di euro. Comunque, alla luce della sentenza e per scongiurare una multa dell’Ue, il Governo Meloni avrebbe già previsto il riconoscimento del bonus da 500 euro anche al resto della platea dei docenti con una norma denominata “salva precari”, inserita all’interno del decreto legge n. 69 del 13 giugno 2023, “recante disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano”.
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