Il Covid ha stravolto il mondo del lavoro: ecco chi è crollato

La pandemia da Covid pare avere cambiato gli impegni di un certo campo di lavoratori: boom di estetiste e meno elettricisti.

Non ci sono dubbi sul fatto che la pandemia abbia lasciato il segno sotto tanti punti di vista e in particolare anche sul mondo del lavoro e in particolare su alcune professioni in particolare.

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E infatti, una volta messa da parte l’emergenza sanitaria, si è scatenato un vero e proprio boom di estetiste e tatuatori mentre sembrano diminuire sempre di più trasportatori in proprio, elettricisti, idraulici e panettieri.

Ad avere sottolineato questo particolare è stato uno studio di Unioncamere-Infocamere, anticipato da La Stampa, che sottolinea come il mercato del lavoro, considerando che attualmente le imprese artigiane sono 1,3 milioni e rappresentano il 22% del tessuto produttivo, sia cambiato negli ultimi 5 anni, di conseguenza all’emergenza sanitaria da coronavirus.

Covid, come la pandemia ha cambiato il mercato del lavoro

Non ci sono davvero dubbi, la pandemia da Covid che adesso pare essere stata messa alle spalle, ha lasciato dei segni indelebili e tra queste anche quelle che hanno a che fare con il mercato del lavoro.

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“Più cura alla persona, più manutenzione della casa, più mobilità, ma anche più cura del verde, più servizi digitali. Di contro, meno elettricisti, falegnami, servizi di lavanderia (-21% in cinque anni), panettieri e idraulici. Queste le conseguenze della pandemia nel mercato del lavoro in Italia” queste le parole che ha fatto emergere nel suo studio di Unioncamere-Infocamere, anticipato da La Stampa e ancora: “In particolare, dal 2018 al 2023, sono 8.802 in più le imprese di estetiste e tatuatori (+24% in termini relativi nel quinquennio). Cresciuto anche il numero di muratori (+3.451), autisti per noleggio auto con conducente (+2.339, + 19,2%), serramentisti (+2.234), più giardinieri (1.934). In aumento il numero di impiegati nell’e-commerce e nella cybersicurezza (+1.317, +12,5%)”.

A finire invece in negativo sono i numeri che riguardano: i piccoli trasportatori (-10.784, -20,6% in cinque anni), gli elettricisti (-4.281), parrucchieri e barbieri (-4.056), i falegnami (-3.503, -19%), i calzolai (-18,1%), i panettieri (-10,9%).