La clamorosa class action per pubblicità ingannevole è stata presentata dai clienti “delusi” in ben 12 stati americani
Una causa partita da un’azione collettiva proposta proprio dai tanti clienti rimasti delusi che, adesso, chiedono di modificare le immagini. Dalle foto infatti sembra che gli ingredienti trabocchino dal panino che già di per sé appare molto più grande di quanto non sia e i giudici sembrano dare ragione a questa tesi.
Brutte notizie per il colosso dei fast food, Burger King. Un giudice statunitense, infatti, ha respinto la richiesta dell’azienda conosciuta in tutto il mondo per i suoi hamburger in cui si richiedeva di archiviare una causa per pubblicità ingannevole.
Qualcuno diceva che la pubblicità è l’anima del commercio, ma quello che sta accadendo in molti stati della Confederazione americana ha del clamoroso, anche per il precedente che potrebbe creare. Un giudice statunitense della corte di Miami, infatti, ha respinto la richiesta dell’azienda conosciuta in tutto il mondo per i suoi hamburger in cui si richiedeva di archiviare una causa per pubblicità ingannevole. Perchè il colosso avrebbe ingannato i clienti, facendo sembrare nelle foto il suo panino più famoso, il Whopper, più grande di quanto non sia in realtà. La class action è stata presentata dai tanti avventori rimasti spiazzati dalle foto ingannevoli in ben 12 stati americani: Florida, New York, Illinois, Massachusetts, Michigan, California, Connecticut, Ohio, Kentucky, Mississippi, Pennsylvania e Arizona. La causa è stata intentata nel marzo 2020, ma soltanto in questi giorni si è arrivati al giudizio finale.
Burger King ha subito risposto alle accuse affermando che non era tenuto a consegnare hamburger che fossero “esattamente come nella foto”, ma la richiesta è stata rigettata, perché saranno i giudici a esprimersi, facendo luce e chiarezza sulla vicenda. L’azienda americana ha già fatto sapere tramite i suoi legali che “le affermazioni dei querelanti sono false. Le polpette di manzo alla griglia raffigurate nella nostra pubblicità sono le stesse polpette utilizzate nei milioni di panini Whopper che serviamo agli ospiti in tutti gli Stati Uniti”. Una decisione che potrebbe avere anche importanti ripercussioni sul rapporto tra le aziende e la pubblicità. D’altro canto Burger King non è la prima azienda a doversi difendere da accuse simili oltre oceano, infatti anche McDonald’s, Wendy’s e Taco Bell si stanno difendendo proprio in questi giorni da una causa simile presso il tribunale federale di Brooklyn, a New York.
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