Ludovico Peregrini, l’inflessibile notaio di tutte le trasmissioni quiz televisive condotte da Mike Buongiorno, racconta in un’intervista alcuni simpatici retroscena
Nato a Como, dopo la laurea in lettere entrò in Rai nella redazione del programma “Settevoci”, che lanciò Pippo Baudo. Il rifiuto di Ludovico Peregrini di trasferirsi da Milano a Roma fu la sua fortuna perchè conobbe il conduttore Mike Bongiorno, che lo chiamò a collaborare alla realizzazione del telequiz Rischiatutto. Ebbe così inizio un sodalizio di oltre 40 anni.
Non soltanto “Rischiatutto“, ma successivamente anche “Scommettiamo?”, “Telemike“, “La ruota della fortuna”, “Bravo bravissimo”, “Vinca il migliore”, “Chi vuol essere milionario?”, tutti programmi che hanno cavalcato l’enorme successo delle trasmissioni a premi in cui Peregrini è sempre stato il famigerato “Signor No!”.
Dalla prima redazione Rai fino al grande sodalizio con un monumento della televisione nazionale come Mike Buongiorno, non prima di aver lanciato un giovane e intraprendente Pippo Baudo alla conduzione di una trasmissione. Ne avrebbe di cose da raccontare Ludovico Peregrini, il mitico “Signor No” di tutti i quiz a premi condotti dal popolare presentatore italo americano con il quale ha composto un inossidabile sodalizio per oltre 40 anni. “Mike era molto più controllato di me, anche se era un ritardatario cronico. Lui era un notturno e io un diurno, lui era sportivo e io no, lui guardava la tv e io leggevo. Poi lui non amava dare confidenza, ma in studio era uno straordinario professionista e abbiamo costituito un sodalizio importante”, ha raccontato in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Impossibile non citare le mitiche gaffe di Mike e infatti rivela: “A una concorrente con un vestito a fiori disse: bello, pensi che a casa ho un divano uguale. La più bella però è un’altra… In radio un conduttore, parlando della sua passione per le immersioni, gli fa un complimento: lei deve essere un sub eccezionale. E lui: macché, sono solo un sub normale…”.
Nel corso della sua lunghissima carriera televisiva, Ludovico Peregrini ha preparato più di 100 mila domande nei quiz della televisione italiana, tutte radunate in quaderni a spirale scritti a mano, ma di una vorrebbe davvero avere la giusta risposta. “Mi chiedo, come tutti, quale sia il senso della vita. E se potessi salire sulla macchina del tempo vorrei tornare al giorno della Resurrezione di Gesù per capire cosa sia successo veramente”, ammette candidamente, lui che ha visto passare davanti ai suoi occhi migliaia di concorrenti. “Si, migliaia. Ho visto l’Italia cambiare attraverso i quiz. Siamo passati dalle domande su storia antica e mitologia a quelle su tecnologia e scienze. Invece di chiedere chi fosse il vice di Garibaldi interrogavamo sul Dna. Sapere le cose nell’era tecnologica non serve più”. Ma anche se ha appena compiuto 80 anni, il più famoso notaio della tv avrebbe ancora voglia di lavorare in televisione, quel luogo che è stato la sua casa per anni: “Mi piacerebbe tornare a lavorare in televisione. Un quiz? Magari un talent. Vediamo chi mi risponde”.
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