Imbarcarsi dal lato sinistro: perchè le compagnie aeree ti costringono a farlo

Perchè le compagnie aeree costringono i passeggeri ad imbarcarsi dal lato sinistro: esiste un motivo di cui tenere conto.

Forse nessuno aveva mai fino a questo momento pensato ad un particolare del genere, eppure a farci bene caso succede sempre che nel momento in cui i passeggeri salgono sull’aereo ci si imbarca sempre dal lato sinistro.

Perchè l'imbarco avviene a sinistra dell'aereo?
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E’ qualcosa che succede sempre e che in linea di massima accade per delle buone ragioni che sono legate all’organizzazione dell’aeroporto, particolare che probabilmente nella maggior parte dei casi non tutti conoscono.

Da questo momento in poi, ad ogni modo, i più curiosi non si dovranno più fare sempre la stessa domanda sul perchè: entriamo quindi nel vivo della questione e scopriamo il vero motivo.

Perchè l’imbarco avviene a sinistra dell’aereo? I motivi

Come detto prima, anche se non sempre ci si è fatto attenzione, l’imbarco avviene sempre dalla parte sinistra dell’aereo e questa decisione ha un motivo preciso che è legato all’organizzazione dell’aereo stesso.

Jet bridge, è vero che possono agganciarsi a tutti i veicoli, ma è anche vero che sono predisposti per farlo sul lato sinistro dei velivoli e alcuni di questi sono anche fissi. Altro elemento è quello legato al comandante stesso che siede sempre a sinistra nelle cabine di pilotaggio.

“Con l’allineamento a sinistra dei “finger”, anche noti come manicotti d’imbarco, la fase di parcheggio risulta dunque più facile anche “a vista”, scongiurando eventuali collisioni dell’ala sinistra con le infrastrutture aeroportuali. Una curiosità: prima dell’introduzione dei pontili per l’imbarco gli aerei venivano parcheggiati parallelamente al terminal e non perpendicolarmente come oggi, con il muso rivolto all’edificio. A proposito: a testare il primo prototipo di manicotto fu la United Airlines nel 1954 mentre il primo a essere installato e a entrare in servizio fu quello all’aeroporto O’Hare di Chicago, sempre per i voli United, quattro anni più tardi”.