Preoccupa sempre di più il fenomeno della pirateria in Italia, che costituisce anche uno dei principali problemi del calcio italiano e internazionale
Nonostante i tanti provvedimenti adottati dal governo, l’inasprimento delle pene e gli interventi continui della Guardia di Finanza, quello dello sport live, rispetto a tutti gli altri contenuti disponibili on demand, è l’unico a registrare un aumento, anche significativo, rispetto agli anni scorsi.
Trenta milioni di atti di pirateria in più rispetto al 2021 (+9%), con un +26% sugli eventi sportivi live, +20% per i programmi tv e + 15% per le serie tv. I film si confermano i contenuti più piratati: costituiscono il 35% degli atti di pirateria audiovisiva online per un totale di circa 120 milioni, un numero comunque in calo del 4% rispetto al 2021.
Un fenomeno che non accenna a diminuire
Quattro pirati su cinque sono consapevoli di commettere un reato (81% dei pirati adulti). Questi i nuovi dati sulla pirateria audiovisiva presentati in occasione degli Stati generali della lotta alla pirateria tra legalità, sicurezza e intelligenza artificiale. Nel 2022 ci sono stati 30 milioni di atti di pirateria, riconosciuti, in più rispetto al 2021: ben 345 milioni di visioni illecite (+9%). È poco meno della metà della popolazione adulta (42%) a essere coinvolta in questa dinamica illegale che riguarda non solo il calcio, ma in generale tutto lo sport in diretta. “Il fenomeno della pirateria nel nostro Paese” ha sottolineato Federico Bagnoli Rossi, presidente Fapav, “è in continua evoluzione, sfruttando lo sviluppo tecnologico anche a fini illeciti. Anche i numeri di quest’anno, ci stimolano alla definizione e all’applicazione di nuovi strumenti preventivi di efficace contrasto alla pirateria”. Per quanto riguarda la deterrenza, i dati dimostrano che l’oscuramento dei siti si rivela una misura efficace: il 40% dei pirati adulti è incappato almeno una volta in un sito bloccato e la metà di loro si è indirizzata su contenuti legali”.
Il calcio è il bersaglio più colpito
Alla vigilia dell’assegnazione del nuovo bando televisivo per i diritti del calcio in tv per il prossimo triennio, l’indagine ha messo in mostra come il calcio sia proprio l’evento più piratato della televisione. Grandi speranze sono ora riposte nel disegno di legge che lo scorso marzo la Camera ha approvato all’unanimità. La proposta, ora in discussione al Senato, adotterà provvedimenti mai presi prima. L’oscuramento in massimo 30 minuti del sito che trasmette illegalmente il contenuto, l’aumento delle sanzioni sia per chi mette illegalmente a disposizione contenuti protetti da copyright, sia per gli utenti finali che rischiano multe fino a 5mila euro e fino a tre anni di carcere.
“È fondamentale che l’iter parlamentare della legge contro la pirateria in discussione al Senato proceda spedito: intervenire in tempo reale è cruciale in questa battaglia, soprattutto quando il contenuto piratato è un evento sportivo live. Uno schermo che si oscura mentre si guarda la propria squadra penso sia il modo più efficace per dimostrare e far comprendere che non c’è alternativa alla legalità”, ha detto Andrea Duilio, amministratore delegato di Sky Italia. “La ricerca condotta ci dice che i pirati di contenuti audiovisivi, nel nostro Paese, sono per lo più concentrati tra coloro che hanno un livello di istruzione più elevato (parliamo di laureati) e tra gli occupati, questo ci dice che la pirateria è un fatto socialmente accettato”, ha aggiunto Stefano Azzi, CEO di DAZN Italia.