Influencer da 2 milioni di follower causa la morte di tre persone

La nota influencer da due milioni di follower ha causato la morte di tre persone e adesso è in carcere per omicidio colposo.

Forse non tutti sanno di chi stiamo parlando, eppure si tratta di una influecer che al momento sui social è seguita da circa due milioni di persone e che ha davvero un grande successo.

Peccato che il motivo per cui finisce al centro dell’attenzione non ha davvero nulla a che fare con tutto questo, anzi si tratta di qualcosa di davvero tragico che nessuno avrebbe mai voluto leggere.

La giovane infatti è finita in carcere con l’accusa di omicidio colposo, la giovane guidata sotto l’effetto di stupefacenti ed ha provocato un grave incidente stradale che ha causato la morte di tre persone. Ma di chi stiamo parlando?

Fatima Almomen, la nota influecer è stata arrestata dopo l’incidente stradale

E’ andata proprio in questo modo, la giovane influencer da due milioni di follower, Fatima Almomen è stata arrestata dopo essere stata fermata a Kuwait City a causa dell’ incidente stradale poco prima dell’alba e che ha causato la morte di 3 persone.

Stando alle ricostruzioni, pare che la modella di trentatré anni che fa si l’influencer ma che di professione è anche architetto, nel momento dell’incidente, si trovasse alla guida di una Bentley e ad altissima velocità (più di 170 km all’ora secondo il verbale della polizia stradale) ha superato un semaforo rosso scontrandosi violentemente contro un’altra auto che proveniva da sinistra.

I passeggeri dell’altro veicolo sono morti sul colpo, cosi come hanno fatto sapere i media e come se non bastasse ad essere morto è stato anche l’amico che viaggiava con lei, ovvero un noto imprenditore e proprietario di diversi autosaloni in Kuwait. Dopo le prime ricostruzioni, la modella pare fosse sotto effetto di droghe e al momento dell’incidente si stava spostando con il suo amico da una festa all’altra nella capitale del piccolo emirato petrolifero del Golfo.

Al momento pare che la giovane corra il rischio di avere una pensa che va dai tre a quattro anni di carcere.