Il conto alla rovescia per l’Euroderby di ritorno è iniziato e Marcello Lippi non ha dubbi: “Ecco chi andrà in finale”.
E’ tempo di Euroderby. Domani, martedì 16 maggio, Inter e Milan scenderanno in campo per la sfida di ritorno della semifinale di Champions League. Si tratta di una partita fondamentale per il futuro dei club e su questa partita si è soffermato un tecnico che conosce molto bene il nostro campionato come Marcello Lippi.
“Il primo atto ha visto troppa Inter – ha ammesso il tecnico campione del mondo con l’Italia nel 2006 – la partita è stata sicuramente molto intensa, ma non equilibrata. I rossoneri hanno sicuramente pagato l’assenza di Leao, ma non mi aspettavo fino a questo punto. L’Inter per 45 minuti è stata davvero incontenibile. Il ritorno? Una speranza c’è, ma servirà una vera e propria impresa“.
Lippi e il pronostico a sorpresa sulla finale
In questa intervista Marcello Lippi si è soffermato anche sulla possibile finale dell’Inter contro una tra Real Madrid e Manchester City. “Non la darei per spacciata – ha detto a sorpresa l’ex tecnico nerazzurro – la squadra di Inzaghi sta dimostrando di essere molto compatta e quindi tutto è possibile. La condizione è buona e mai dire mai“.
Sul calciatore nerazzurro destinato a fare la differenza Lippi non ha dubbi: “Non mi soffermerei su uno in particolare. Tutta la squadra mi è sembrata sul pezzo e questo è merito sicuramente di Inzaghi. Il tecnico sta facendo un buon lavoro sia dal punto di vista tattico che motivazionale“.
Lippi sulla Juventus
Il tecnico di Viareggio, inoltre, si è soffermato sul momento di un’altra squadra che lo ha visto in panchina come la Juventus. “Molto spesso ci sono stagioni nelle quali non ti va bene niente – ha sottolineato Lippi – ma se parliamo di Serie A è seconda. Sicuramente l’eliminazione dalla Champions League pesa e io lo so bene visto che ne ho perse due e vinta una con i bianconeri. Europa League? Può arrivare in finale. La squadra c’è e per questo motivo tutto può succedere. Vlahovic? La pubalgia non è facile da superare e poi essere un giocatore della Juventus è molto complicato“.