L’iter per il nuovo stadio dell’Inter ha conosciuto nelle scorse ore un importante novità. Il club nerazzurro si è mosso ufficialmente con un piano alternativo al Meazza
L’Inter si muove. Il nuovo stadio è una priorità del club, non c’è alcuna intenzione a Viale della Liberazione di attendere all’infinito le lungaggini della burocrazia e della politica.
E allora se per il progetto del nuovo San Siro in condivisione con il Milan non potrà essere attuato, la soluzione è solo una: andare altrove. E se i rossoneri si stanno muovendo in direzione San Donato, i nerazzurri hanno individuato l’area per il nuovo stadio a sud di Milano. L’Inter punta su Rozzano, l’area dove dovrebbe sorgere il nuovo impianto è vicina al Forum di Assago e a circa 500 metri dal capolinea della linea verde M2 della metropolitana. Il piano di governo del territorio del Comune di Rozzano prevede già la possibilità di costruire case e uffici, entro fine novembre potrebbe entrare anche la parola “stadio” e quindi diventare il punto di svolta per il futuro dell’Inter. In una nota, Bastogi e Brioschi, società del gruppo Cabassi ha chiarito: “Bastogi S.p.A. e Brioschi Sviluppo Immobiliare S.p.A. comunicano che in data odierna Infrafin s.r.l. (società interamente posseduta da Camabo s.r.l., il cui capitale è detenuto da Bastogi per il 51% e da Brioschi per il restante 49%) ha concesso a F.C. Internazionale Milano S.p.A. un diritto di esclusiva fino al 30 aprile 2024, finalizzato a verificare la possibilità di realizzare uno stadio e alcune funzioni accessorie all’interno dell’area di proprietà di Infrafin in Comune di Rozzano”.
Inter, addio San Siro? Ora si punta su Rozzano
L’area è dunque di privati e questo può agevolare, sottraendo in parte l’Inter ai lunghi passaggi della burocrazia pubblica. Il Meazza abbattuto, con al suo posto la Cattedrale da condividere con il Milan, resta il piano A dell’Inter, ma il vincolo storico in arrivo su San Siro, spinge inevitabilmente altrove i due club. Il Meazza a quel punto non sarebbe più la casa di Inter e Milan e sarà un problema del comune di Milano gestirlo e utilizzarlo, se per altri eventi sportivi (come le partite della Nazionale) o solo per la musica e i concerti. Certo che Milan e Inter ora guardano seriamente a San Donato e Rozzano, con la speranza di poter completare le nuove case tra il 2028 e il 2029. Obiettivo difficile, ma non impossibile.
L’Inter ora valuta seriamente l’area di Rozzano, un’area anche strategica dal punto di vista logistico, anche se è inevitabile che bisognerà fare dei ragionamenti sull’impatto che un nuovo stadio da 60 mila posti potrà avere sulla viabilità della zona interessata.