Nicola Porro in un’intervista a ‘Il Giornale’ fa il punto della situazione sull’Europa e parla anche di Mes.
Nicola Porro nei prossimi giorni sarà a Bari con La Ripartenza, una due giorni che mette al centro del discorso il Sistema Italia. “Non bisogna pensare di essere ripartiti – sottolinea in un’intervista a Il Giornale – perché i problemi a questo Paese non mancano e vanno assolutamente risolti“.
Il giornalista si è soffermato anche su cosa un imprenditore chiede alla politica: “Per prima cosa la stabilità e su questo possiamo dire che il governo ha le carte in regola per garantirla. Poi c’è bisogno di una semplificazione delle regole e di una fiscalità competitiva. Su quest’ultimo punto si stanno mettendo in campo misure di buonsenso, ma non rivoluzione. Ci sono troppi vincoli e il debito che ci ritroviamo rende davvero impossibile dare vita ad una svolta“.
“La svolta nel 2024”
Per Porro la svolta a livello europeo potrebbe arrivare con le prossime elezioni: “Nel 2024 si deciderà se cacciare via la maggioranza Ursula, che è stata la peggiore degli ultimi decenni, e quindi avere un’Europa più liberale, socialista, statalista e climatista“.
Un cambiamento che per il giornalista potrebbe fare molto bene anche all’Italia: “Una vittoria dei conservatori e popolari consentirebbe alla Meloni di essere ancora più forte. Oggi il premier, infatti, non ha una opposizione radicata, ma solo una potenziale opposizione europea“.
Porro sul Mes
In questa intervista Nicola Porro si è soffermato anche su un altro tema che sta facendo molto discutere: il Mes. “Per prima cosa voglio sottolineare l’elemento del tatticismo che potrebbe essere utile nel negoziato – sottolinea – poi dal punto di vista pratico, il Mes è un’assicurazione che riguarda Stati in difficoltà e banche che possono fallire“.
“Noi non siamo in una situazione simile – aggiunge Porro – e quindi è un atteggiamento che comprendo. L’Europa di oggi, però, ragiona tutta così e lo abbiamo visto sulle politiche green e dell’immigrazione“.