Bruno Vespa: “Berlusconi è stato molto amato. Sul rapporto con Renzi…”

Bruno Vespa al ‘Corriere della Sera’: “L’amicizia tra Putin e Berlusconi era molto forte. Ma negli ultimi tempi…”

In una lunga intervista al Corriere della Sera Bruno Vespa ritorna sulla sua amicizia con Silvio Berlusconi e racconta qualche aneddoto particolare. “Negli ultimi 29 anni anche nei momenti non semplici ha presentato i miei libri – svela il conduttore di Porta a Porta – appena arrivavo a Villa Certosa per intervistarlo, lui mi portava a vedere gli ampliamenti e i cactus. Dopo pranzo si addormentava e non facevamo niente. Così decidemmo di vederci  ad Arcore“.

Vesta si sofferma anche sul rapporto tra Berlusconi e Putin: “La loro era una amicizia davvero molto forte. Una volta mi fece vedere il letto regalato dal presidente russo. Il rapporto speciale ha portato Silvio a dire cose oltre il ragionale durante la guerra, ma alla fine si è corretto. Ha capito che non poteva sostenere questa posizione e possiamo dire che Putin lo ha deluso“.

Vespa: “C’è bisogno che Forza Italia sopravviva. Su Renzi..”

Vespa parla anche del quadro politico che viene a crearsi dopo la morte di Berlusconi: “Il premier per ora ha chiuso le porte ad eventuali esodi fino alle Europee. L’obiettivo è quello di far sopravvivere Forza Italia e poi vedremo“.

Un passaggio anche sul possibile opa di Renzi sul partito di Berlusconi. “Bisogna dire che Renzi è il figlio politico che Berlusconi non ha mai avuto – sottolinea Vespa – la simpatia non è mai mancata, ma stiamo parlando di un settore molto imprevedibile e per questo motivo non mi sento di fare particolari previsioni”.

“E’ stato più amato che odiato”

In questa intervista Vespa sottolinea che “nonostante il Paese sia stato molto diviso su di lui, io penso che alla fine è stato più amato che odiato. Ho visto alcune scene di adorazione che nessun altro leader ha mai avuto“.

E sulla questione giustizia il giornalista è sicuro di una cosa: “Lui ha avuto una sola condanna ed anche quella molto discussa. Non c’è stato al mondo un leader che in almeno tre decenni abbia avuto sempre un processo. Possiamo dire che un qualche problema con le Procure c’è stato“. Infine, svela due contestazioni fatte: “Una volta gli ho detto che al naturale stava benissimo e sulle donne ho sempre sottolineato che la vita privata di un premier ha dei limiti“.