Davvero l’intolleranza al lievito può portare la pancia a gonfiarsi? Pare che per questo problema ci siano dei falsi miti.
Pare proprio che alla base della intolleranza che ha a che fare con il lievito ci siano diverse fake news, in particolare per quello che concerne gli effetti che esso ha sulla salute delle persone.
Sono tante le persone che continuano a essere convinte di soffrire di intolleranza al lievito, anche se in realtà gli esperti sottolineano come questa intolleranza in se non esiste e quindi anche tutte le conseguenze ad esso collegate, non sono decisamente esatte.
“La intolleranza al lievito non esiste. Possono esserci sintomi legati ad alcune altre sostanze contenute nei prodotti lievitati (ad esempio il lattosio). Tuttavia un’intolleranza specifica al lievito non esiste, così come (ovviamente) non esistono test o esami per verificarne l’esistenza” questo sottolineano gli esperti. Ma entriamo nel dettaglio.
Intolleranza al lievito, La scienza smentisce il falso mito
Oltre a quanto detto fino ad ora, un falso mito è quello che riguarda la capacità di provocare un gonfiore alla pancia a causa dell’intolleranza al lievito stesso, la domanda che sorge spontanea è la seguente: il lievito può produrre aria e gonfiarsi nello stomaco?
In realtà ciò non ha alcun senso dal punto scientifico e infatti gli esperti del settore hanno confermato: “Il lievito non può continuare a fermentare all’interno dello stomaco in quanto muore a temperature inferiori rispetto a quelle raggiunte nella cottura. Il lievito, al contrario, favorisce la digestione. Se dopo aver consumato una pizza, ad esempio, abbiamo dei sintomi, questi non derivano da intolleranze. Un’allergia, evenienza rara, produrrebbe sintomi diversi, come l’orticaria. I fastidi derivano piuttosto dalla difficoltà a digerire altri ingredienti contenuti nella pizza”.
Stesso discorso è quello che ha a che fare con i tempi della lievitazione e sulla differenza tra lievito madre e lievito di birra. La cosa importante di cui tenere conto infatti e che ci potrebbero essere dei vantaggi nell’utilizzare l’uno invece dell’altro, tuttavia una divisione assoluta in migliore e peggiore non è corretta: tutto dipende dal contesto e dall’utilizzo. Dunque, anche se a volte una fake news sembra avere senso logico, la realtà scientifica non sempre segue apparentemente la logica.
Ad ogni modo la cosa importante da non dimenticare mai è quella di non dare sempre attenzione e ascolto a cose che poi in realtà si possono anche rivelare non fondate e magari anche contagiare il nostro modo di vivere e di mangiare.