Iperidrosi, nasce una cura in Italia per chi suda troppo

Avete mai sentito parlare di iperidrosi? Anche in Italia nasce una cura che possa aiutare chi suda davvero tanto.

Forse non tutti ne hanno sentito parlare, ma molte persone soffrono di iperidrosi, ovvero una eccessiva sudorazione di parti specifiche del corpo che sono per lo più mani, piedi, ascelle e testa.

Iperidrosi
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In genere questo tipo di problemi compaiono nel momento dell’adolescenza e restano per tutto il corso della vita e oltre a creare un grande imbarazzo, possono portare non pochi disagi agli interessati che delle volte possono presentare anche una forma grave, iniziando a gocciolare in modo molto copioso.

Ebbene, per questi problema ci sono però anche delle cure importanti e anche molto efficaci che stanno per arrivare in Italia: una soluzione che potrebbe regalare qualche speranza ai pazienti che hanno questo disturbo che influisce sulla vita social, lavorativa e affettiva. Ma entriamo nel dettaglio.

Iperidrosi non è solo un difetto estetico: ecco la cura

Le indagini mirate su questa patologia sono poche, è una condizione a lungo sottovalutata. Mancano numeri precisi riguardo ai malati: le statistiche parlano dell’1-3% circa della popolazione, ma sappiamo per certo che sono sottostimate, anche perché più della metà dei pazienti patisce in silenzio considerandolo come un “difetto estetico”, si rassegna senza andare dal mediconon riceve una diagnosi precisa. Non esistono neppure linee guida ufficiali (nazionali o internazionali) sulle cure, ogni specialista si regola in base alle proprie conoscenze” sono queste le parole di Giuseppe Monfrecola, consigliere della Società Italiana di Dermatologia SIDeMaST.

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Eppure la notizia importante di cui tenere conto è che ad oggi esistono delle terapie efficaci e sicure che fino a poco tempo fa non esistevano e che adesso possono aiutare le persone che soffrono di questo problema.

La soluzione arriva dalle parole di Anna Campanati, professore associato alla Clinica Dermatologica dell’Università Politecnica delle Marche: “Il dermatologo deve essere il punto di riferimento che può valutare il singolo caso e prescrivere la cura più adeguata. La terapia più recente, da poco approvata dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), è una crema a base di glicopirronio bromuro all’1% da applicare sulla zona interessata due volte alla settimana”.

Stando agli studi recenti pare che con questa terapia sia in grado di ridurre in modo forte la produzione di sudore e a riprova ci sta la testimonianza del 60% dei pazienti che sono stati trattati in questo modo.

I dati a lungo termine hanno dimostrato che la diminuzione è mantenuta nel tempo fino a 76 settimane (19 mesi), senza effetti collaterali perché il farmaco agisce sui recettori dell’acetilcolina, neurotrasmettitore che stimola la secrezione delle nostre ghiandole sudoripare innervate da fibre colinergiche del sistema nervoso simpatico. Ci fa sperare in una rivoluzione, in una cura che per la prima volta possa risolvere il problema in modo duraturo” conclude infine Campanati, membro del comitato scientifico SIDeMaST.