Secondo un nuovo studio, percorrere un certo numero di passi al giorno è efficace quanto i farmaci ipertensivi
Camminare fa bene, non ci sono dubbi, ma diversi studi confermano che questo tipo di attività può addirittura arrivare ad avere effetti simili ad alcune terapie farmacologiche, in particolare, un recente studio dell’Università del Connecticut e dall’Iowa State University negli Stati Uniti ha esaminato l’effetto del camminare quotidiano sul controllo della pressione sanguigna, in particolare per le persone con ipertensione.
A soffrire di ipertensione sono 1,2 miliardi di persone in tutto il mondo, di cui 16 milioni solo in Italia. Un numero che negli ultimi 30 anni è più che raddoppiato.
Troppa pressione nelle arterie
L’ipertensione arteriosa è una condizione caratterizzata dall’elevata pressione del sangue nelle arterie, che è determinata dalla quantità di sangue che viene pompata dal cuore e dalla resistenza delle arterie al flusso del sangue. Interessa circa il 30% della popolazione adulta di entrambi i sessi e, nelle donne, è più frequente dopo la menopausa. Si parla di ipertensione, quando:
La pressione sistolica (massima) supera i 140 mmHg;
La pressione diastolica (minima) supera i 90 mmHg.
Queste sono comunque indicazioni generali, che vanno valutate in base al profilo del paziente e a seguito di un’accurata analisi medica.
L’ipertensione, comunque, si considera pericolosa in quanto l’aumento della pressione porta il cuore a lavorare di più, sollecitando anche le pareti dei vasi sanguigni. Questo studio ha rilevato che camminare è un’attività efficace nel mantenere la pressione sanguigna sotto controllo, al pari di alcuni farmaci antipertensivi nel controllo della pressione sanguigna. Anche coloro che stavano già seguendo una terapia farmacologica hanno riscontrato miglioramenti significativi aumentando la loro attività fisica quotidiana.
Come si è svolto lo studio
I ricercatori hanno coinvolto un gruppo di anziani tra i 68 e i 78 anni facendogli percorrere inizialmente circa 4.000 passi al giorno. Successivamente hanno aggiunto altri 3.000 passi, arrivando quindi a 7.000. Il risultato è stato che i valori della pressione sistolica (massima) e di che quella diastolica (minima) sono diminuiti rispettivamente di sette e quattro punti. Miglioramento che porta a una diminuzione del 16% del rischio di mortalità cardiovascolare, del 11% del rischio di mortalità per tutte le cause, del 18% del rischio di malattie cardiache e addirittura del 36% del rischio di ictus.
Inoltre, abbinare una sana alimentazione amplifica gli effetti benefici della camminata, e poi piccole regole che fanno la differenza, come limitare il consumo del sale, mangiare molta frutta e verdura, perchè sono ricche di potassio che aiuta a mantenere bassa la pressione, mangiare meno, moderare il consumo di caffè, non fumare e tenere sotto controllo il peso. Con l’aumento di peso il cuore deve pompare con più energia per mandare il sangue in tutti i tessuti. E infine rilassarsi perchè quando si è arrabbiati o sotto stress la pressione aumenta.
