Mentre l’intero continente asiatico vive una fase di recessione dal punto di vista demografico, spicca il piccolo Kazakistan che considera la maternità una vocazione
Tra le tante notizie nefaste e terrificanti finalmente ne arriva una positiva e bella da leggere. In Kazakistan nascono più di 400.000 bambini ogni anno ed entro la fine del 2023 la popolazione raggiungerà i 20 milioni di abitanti. Questo è quanto dichiarato dal presidente kazako, Kassym-Jomart Tokayev, nel suo Discorso sullo Stato della Nazione. La popolazione kazaka ha una età media molto bassa, pari a circa 31 anni e la spinta demografica voluta dal presidente è facilitata dalla scarsa densità abitativa che equivale a 7 abitanti/km² (rispetto, per esempio, all’Italia che ha una densità di circa 195 abitanti/km²).
In Italia, nel 2022, i nati sono scesi, per la prima volta dall’unità d’Italia, sotto la soglia delle 400mila unità, attestandosi a 393mila. Dal 2008, ultimo anno in cui si registrò un aumento delle nascite, il calo è di circa 184mila nati, di cui circa 27mila concentrate dal 2019 in avanti.
In un periodo storico che vede il tasso di natalità scendere in diversi paesi del mondo, il Kazakistan e gli altri paesi dell’Asia centrale osservano un trend opposto e accolgono con piacere l’aumento della natalità, confermando la tradizione secondo la quale la famiglia è il pilastro su cui costruire il senso di unità e solidarietà nazionale. Al contrario di altri paesi asiatici che vedono nella natalità nuovi cittadini a cui pensare e bisogni primari ed essenziali a cui dover provvedere, le nuove nascite sono ben accolte da tutta la popolazione che le considera un elemento fondamentale per la prosperità della comunità e della tribù. Naturalmente questo approccio deriva da un retaggio storico e socioculturale dove la maternità è ben vista, voluta e protetta, sempre.
E’ considerata una vocazione e un bene in sé, incoraggiata e protetta di generazione in generazione. La famiglia è un valore assoluto in tutto il Paese, ciò si traduce in politiche a favore della famiglia, compresi incentivi alla natalità, soprattutto per i meno privilegiati e le classi lavoratrici. Il presidente kazako si è dichiarato disponibile a proporre una conferenza sulla demografia nel 2024 ad Astana durante l’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York con l’obiettivo di condividere esperienza e strategia kazaka con i paesi che cercano soluzioni per la loro bassa natalità. Il governo di Astana sta dimostrando di voler partecipare più attivamente alla “vita internazionale” da ogni punto di vista, in ambito economico, culturale e sociale.
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