La Apple pare avere mosso una richiesta davvero incredibile che ha a che fare con il suo marchio: vuole i diritti delle mele.
La richiesta della Apple ha davvero lasciato perplessi tutti gli osservatori e gli utenti in giro per il mondo e il motivo è strettamente legato alla richiesta della nota azienda di ottenere i diritti di proprietà intellettuali sulle immagini che raffigurano le mele.
Una richiesta che nessuno si poteva mai immaginare e che ha sollevato delle forti preoccupazioni tra chi si occupa proprio della coltivazione di frutta e in particolare la Fruit Union Suisse, l’organizzazione di agricoltori di frutta più antica e più grande della Svizzera.
La notizia è stata diffusa da Wired e ripresa da diverse fonti note, cosi come si legge sul sito: “Apple ha presentato richieste simili a dozzine di autorità di proprietà intellettuale in tutto il mondo, con vari gradi di successo. Le autorità in Giappone, Turchia, Israele e Armenia hanno acconsentito. Questa mossa di Apple evidenzia la dinamica di un’industria globale dei diritti di proprietà intellettuale in fiore, che incoraggia le aziende a competere ossessivamente per i marchi di cui non hanno realmente bisogno”.
Si tratta davvero di una richiesta che può a tutti gli effetti essere considerata folle e che arriva dal nota società famosa in tutto il mondo, ovvero la Apple: la richiesta risale al 2017, quando ha presentato una domanda all’Istituto Svizzero di Proprietà Intellettuale (IPI) per i diritti di proprietà intellettuale su una rappresentazione realistica in bianco e nero di una varietà di mela conosciuta come Granny Smith.
Tra i primi ad avere mostrato una certa dose di preoccupazione è la Fruit Union Suisse che ha fatto sapere come la mancanza di chiarezza da questo punto di vista fosse la prima cosa a preoccuparli: “Siamo preoccupati che qualsiasi rappresentazione visiva di una mela – quindi qualsiasi cosa che sia audiovisiva o collegata a nuove tecnologie o ai media – potrebbe essere potenzialmente colpita. Questo sarebbe un grosso problema per noi”ha affermato il direttore della Fruit Union Suisse, Jimmy Mariéthoz.
A fare coro a questa situazione anche Irene Calboli, della Texas A&M University School of Law: “La sola minaccia di una costosa causa contro una grande azienda come Apple può essere sufficiente a intimidire le persone e a impedire loro di fare qualcosa che potrebbe essere perfettamente legale”.
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