Sono solitamente un “dedalo” di siepi, questi percorsi rompicapo li possiamo trovare in tutto il mondo e sono il paradiso dei bambini, ma piacciono molto anche agli adulti, che riscoprono il piacere di un gioco magico. Ma nessuno poteva immaginare dove fosse il più grande di tutti.
Il labirinto ha origini antichissime. È un luogo creato dall’uomo, concepito in passato come viaggio spirituale. La parola “Labirinto” deriva dal nome greco labýrinthos, usato nella mitologia per indicare il labirinto di Cnosso, il leggendario dedalo, costruito per volontà del re Minosse per rinchiudervi il terrificante Minotauro. Nei secoli i labirinti sono diventati luoghi sempre più lunghi e difficili da percorrere, veri e propri luoghi magici e di gran fascino in cui perdersi. Alcuni dedali sono dei gioielli di geometrie a metà tra botanica e ingegneria e per questo non ci meravigliamo davvero che il più grande al mondo si trova proprio in Italia e più precisamente nel Comune di Fontanellato, in provincia di Parma, ed è noto con il nome di Labirinto della Masone.
Quasi otto ettari di terreno e un percorso di circa tre chilometri fanno del Labirinto della Masone senza dubbio il più grande del mondo. Questa opera di alta ingegneria si trova all’interno di una proprietà privata, quella dell’editore e collezionista d’arte Franco Maria Ricci, il quale ha elaborato il progetto insieme agli architetti Davide Dutto e Pier Carlo Bontempi. Il Labirinto della Masone è un’imponente opera, realizzata con quasi 300mila piante di bambù di specie differenti, che partendo dal quadrato centrale si estende a forma di stella per quasi sette ettari, ed è ispirato a percorsi geometrici dei mosaici romani. L’idea di creare il Labirinto della Masone inizia a farsi concreta nella mente di Ricci all’inizio del Duemila, dopo l’incontro con l’allora studente torinese di architettura Davide Dutto. Con lui, nel 2005, Ricci lavora al progetto di costruire, nella sua tenuta vicino a Fontanellato, un labirinto in bambù a forma di stella con otto punte, e altri edifici in cui ospitare la sua collezione d’arte. I primi bambù furono piantati nell’estate del 2005. Nel 2010, invece, partì il cantiere degli edifici, il labirinto venne poi definitamente inaugurato il 29 maggio 2015.
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