Ogni giorno nel mondo si consumano 2.23 miliardi di tazze di caffè, il che lo rende la bevanda più bevuta a livello globale e l’Italia è tra i maggiori paesi consumatori
Il caffè è la bevanda più amata dagli italiani, ma è anche quella più “chiacchierata”. Si fa un gran parlare di quante versioni ne esistano, espresso, decaffeinato, macchiato, corretto, lungo e tanti altri modi, anche “strani” di consumare caffè, del tipo di tostatura o della provenienza, ma la domanda più frequente rimane sempre la stessa: il caffè si può prendere anche la sera o impedisce un normale addormentamento? Il consumo della caffeina presente in una buona tazzina di questa preziosa bevanda può disturbare il sonno?
Infatti la convinzione che bere caffè rovini il sonno dipende proprio dalla proprietà della caffeina che stimola il sistema nervoso, rendendo la mente più lucida e riducendo la sonnolenza. Alcuni ricercatori americani della Florida Atlantic University e della Harvard Medical School hanno stilato l’elenco di alcune sostanze che, assunte poche ore prima di coricarsi, avrebbero delle conseguenze negative sulla qualità del sonno. Tra queste non è presente la caffeina, bensì nicotina e alcol. In particolare, se si bevono alcolici entro le 4 ore prima di recarsi a letto, si hanno molte più probabilità di interruzioni rispetto a quanto può succedere bevendo caffè. Questo non toglie che, comunque, ci sono anche persone che sono particolarmente sensibili alla caffeina. In questo caso è meglio evitare l’assunzione di questa sostanza dopo un certo orario della giornata.
Un ulteriore studio di Emma – The Sleep Company ha evidenziato, insieme alla Sleep Expert Theresa Schnorbach, Psicologa e Scienziata del Sonno, specializzata in Psicologia Clinica e Neuropsicologia Cognitiva, che ci sono comunque delle “tecniche” per bere il caffè anche la sera in grado di attutire gli eventuali effetti della caffeina, come il bere molto: “Innanzitutto, bisogna assicurarsi di bere tanta acqua”, spiega la Sleep Expert Theresa Schnorbach. “La caffeina è infatti un diuretico, il che significa che può aumentare la produzione di urina e portare alla disidratazione, contribuendo così a una scarsa qualità del sonno.” Inoltre per ovviare a questi problemi si può consumare caffè alla fine del pasto serale, ossia a “pancia piena”, per rallentare l’assorbimento della caffeina nel sangue, riducendone così gli effetti stimolanti.
Alcuni studi hanno addirittura dimostrato che bere caffè pochissimi minuti prima di dormire aiuti non solo a dormire meglio, ma anche a risvegliarsi con più energie. I ricercatori hanno chiamato questo fenomeno “coffee nap” ovvero “pisolino da caffè” e si verifica quando ci si addormenta subito dopo aver bevuto una tazza di caffè. Questo perché agisce sull’adenosina, la sostanza che ci fa dormire profondamente, inibendola, ma il suo effetto inizia solo dopo 20 minuti, così non impedirebbe di addormentarsi, ma favorirebbe un risveglio “energico”.
Il caffè è ampiamente apprezzato anche all’estero, in modi diversi rispetto all’Italia, ma è sempre una bevanda che fa parte di un rituale sociale ben radicato, elemento in comune con diverse culture del mondo. “La relazione tra il consumo di caffè e la qualità del sonno è senza dubbio complessa e sfaccettata in tutti i paesi del mondo”, commenta Teresa Schnorbach. “La caffeina, infatti, può disturbare il dormire di alcuni individui, ma altri possono trovare beneficio nei suoi effetti. Evitare di bere caffè prima di dormire è consigliabile a chi già soffre di disturbi del sonno e può risentire dei suoi effetti stimolanti. In questo caso, è ideale smettere di assumere caffè già dal tardo pomeriggio per evitare di fare fatica ad addormentarsi”.
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