Il ds biancoceleste ha paralto a Sky Sport della qualificazione in Champions e del rapporto con Lotito e Sarri: “Noi come pugili…”
Lazio in Champions League, la penalizzazione della Juventus regala la certezza matematica ai biancocelesti, ora secondi in classifica. Igli Tare ha commentato a caldo l’obiettivo raggiunto: “La penalizzazione della Juve non è stata una situazione facile da gestire. Sapere che una volta sei dentro e l’altra sei fuori cambia anche la motivazione dei giocatori. Purtroppo questa è la situazione, prima si fa chiarezza meglio è per tutti quanti”.
La Lazio ha centrato il proprio obiettivo a 2 giornate dalla fine: “La soddisfazione è enorme, il frutto di un lavoro enorme fatto da allenatore, giocatori, dalla società che ha permesso di avere a disposizione una squadra di livello. Abbiamo fatto un campionato con tanti momenti positivi, anche qualche momento no. Fa parte del percorso di crescita di una squadra che ti permette anche di alzare l’asticella”.
Si è parlato tantissimo del suo rapporto complicato con Sarri: “Ci siamo regalati dei guanti da pugile”, ha scherzato Tare ai microfoni di Sky Sport. “Una volta li portava lui, l’altra io. Non so da dove escano tutte queste cose. Se andavo più d’accordo con Inzaghi? Sono rapporti diversi, la stima rimane tale anche nei confronti di Sarri, è un allenatore che abbiamo voluto portare alla Lazio. Non è mai stato messo in discussione. Quando si esprime un pensiero, l’ho sempre fatto all’interno, e penso che lui abbiamo fatto lo stesso. Che siamo dei caratteri forti è fuori discussione, ci lega il bene della Lazio. Entrambi abbiamo cercato di contribuire a raggiungere quest’obiettivo importante”.
Il contratto di Tare è in scadenza, ci sono tanti dubbi sulla sua permanenza a Formello: “Sono legato con grande affetto e amore a questa società, ho passato 18 anni della mia vita. I miei figli sono nati e cresciuti a Roma. È un legame che non si spezzerà mai. Il problema è che tra un mese il mio contratto scadrà, dobbiamo valutare insieme al presidente quello che sarà il meglio. Ci penserò bene anche io per il mio futuro”. E ancora: “Sono tanti nella stessa società, è giusto che alla fine di un percorso si faccia un resoconto di tutto e si prenda la decisione giusta. Per me e anche nei confronti della società. Sono chiaro con le mie idee, parlerò di nuovo col presidente ma non ci sono tante cose da chiarire. Dobbiamo essere chiari l’uno con l’altro, il bene della società è la cosa che conta di più”.
Sergej Milinkovic invece è arrivato a 12 mesi dalla scadenza contrattuale. Quelle rimaste potrebbe essere le sue ultime partite con la maglia della Lazio: “Per il bene di tutti quanti ci siederemo al tavolo a chiarire questa cosa. Quello che ho detto su di me vale anche per lui, ha un legame molto forte, importante. Il ragazzo ha una stima e affetto nei confronti di società e allenatore veramente grande. Può succedere di tutto, può succedere anche che a fine stagione verrà ceduto in un’altra società”.
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