Ci avete mai fatto caso che le formiche cambiano la forma del loro nido di tanto in tanto? Il motivo riguarda il loro orientamento?
Si tratta di una specie particolare di formiche, stiamo parlando delle formiche del deserto, ovvero le Cataglyphis fortis, che riescono ad aumentare la visibilità dell’ingresso al nido in assenza di punti di riferimento costruendo colline di nidi più alte.
Si tratta di un movimento particolare che permette alla maggior parte degli animali di potere arrivare e anche poi ritornare in un determinato luogo, ad avere dimostrato questo particolare è stato uno studio portato avanti dall’Istituto Max Planck per l’ecologia chimica, pubblicato su Current Biology.
“Le formiche del deserto hanno una straordinaria capacità di navigazione. Vivono nelle saline del Nord Africa, un ambiente estremamente inospitale. Per trovare il cibo per le loro compagne di nido, le formiche bottinatrici devono camminare a lungo nel deserto” queste le loro parole.
Insomma, non ci sono davvero dubbi, queste specie di formiche riescono a ritrovare l’orientamento grazie ad un movimento particolare che gli permette di arrivare nel loro nido e poi anche di farci ritorno.
“È sempre difficile dire se un animale fa qualcosa di proposito o meno; i cumuli di nidi alti al centro delle saline potrebbero essere un effetto collaterale delle differenze nella struttura del suolo o delle condizioni del vento” ha detto Markus Knaden, responsabile del Dipartimento di Neuroetologia evolutiva e ancora: “Tuttavia, fondamentale per il nostro studio è stata l’idea di rimuovere i cumuli e di fornire ad alcuni nidi dei punti di riferimento artificiali e ad altri no, e di osservare cosa sarebbe successo”, ha spiegato Knaden.
E’ sicuramente qualcosa di interessante che ci fa capire qualche cosa in più sul mondo degli animali e in particolare su questa specie. Per potere arrivare a questa conclusione, ad ogni modo, i ricercatori hanno seguito le formiche con un dispositivo GPS in modo da assistere per tutto il percorso che le ha poi riportate a casa.
“Abbiamo osservato che le formiche del deserto sono in grado di percorrere distanze molto maggiori rispetto a quanto riportato in precedenza; la distanza più lontana percorsa da un singolo animale è stata di oltre due chilometri” ha spiegato Marilia Freire del Max Planck Institute for Chemical Ecology che ha poi concluso: “Tuttavia abbiamo osservato un tasso di mortalità inaspettatamente alto; circa il 20% delle formiche bottinatrici non ha ritrovato la strada di casa dopo percorsi estremamente lunghi ed è morto davanti ai nostri occhi, il che spiega l’enorme pressione di selezione per un orientamento ancora migliore”.
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