Anche se alla fine effettiva della stagione manca ancora lo spareggio salvezza, il presidente della Lega ha voluto fare il punto della situazione calcio in Italia
Chiusa la stagione calcistica 2022-23, i vertici del calcio sono già al lavoro per preparare la prossima che scatterà il prossimo 20 agosto. Sul tavolo tante questioni, dal calendario troppo fitto, ai diritti tv da assegnare fino allo stato di salute del nostro calcio, che quest’anno è tornato in finale in tutte e tre le coppe europee.
Virtualmente chiusa la stagione dopo gli ultimi verdetti usciti dall’ultima giornata disputata nello scorso weekend. Oltre al Napoli Campione d’Italia già da settimane, la classifica ha sancito la qualificazione alla prossima Champions League di Lazio, Inter e Milan, mentre Atalanta e Roma disputeranno la prossima Europa League. Per decidere chi accompagnerà Cremonese e Sampdoria in serie B ci sarà bisogno dello spareggio tra Hellas Verona e Spezia.
All’indomani dell’ultima giornata di campionato per la stagione 2022-23, il presidente della Lega calcio di serie A ha voluto fare il punto sullo stato del calcio dopo un’annata molto particolare, con la presenza della Coppa del Mondo nel periodo natalizio. “Dal punto di vista sportivo è stato un campionato molto bello, il Napoli è la quarta squadra diversa ad aver vinto lo scudetto in quattro anni, ma anche la quarta in oltre 20 anni: un risultato molto importante per aumentare la competitività del campionato. Poi abbiamo introdotto lo spareggio sparito negli ultimi anni e neanche a farlo apposta abbiamo lo spareggio salvezza tra Spezia e Verona, mancava dalla stagione 2004-05. Se la nazionale italiana sta cercando faticosamente di rialzarsi dalla clamorosa mancata qualificazione agli ultimi mondiali, lo stato del calcio italiano a livello di club ha vissuto un momento di grande rinascita con almeno un’italiana presente in finale delle tre coppe europee. “Mi piace ricordare i risultati in Europa”, ha infatti sottolineato il presidente, “la Roma è stata sfortunata con i calci di rigore, però abbiamo raggiunto tre finali europee, non succedeva dal 1990″.
Forse si gioca davvero troppo, ma il numero di partite è inversamente proporzionale ai proventi derivanti dalle tv e proprio in questi giorni verranno assegnati i diritti per il prossimo triennio. “Il numero di partite è altissimo, la Fiorentina è la squadra che giocherà più partite quest’anno, in tutto 60 gare“, ha detto Casini, “l’Inter credo arrivi a 57, lo stesso numero di City e Real Madrid. Il problema è che se i campionati nazionali riducono le partite, poi non è che diminuisce il numero complessivo di queste. Per questo bisogna coordinarsi, non è un problema che può essere affrontato come singolo paese. Ricordiamo anche che sia Premier League che Liga sono a 20 squadre”. E i diritti tv seguono le partite in programma e oramai siamo all’assegnazione del nuovo bando: “Il tema del bando dei diritti è in corso, il termine per presentare le offerte è il 14 giugno. Poi la prossima settimana inizierà questo percorso che prevede diversi passaggi tra cui anche la trattativa privata con chi ha presentato le offerte. Adesso c’è attesa. I risultati sportivi in Europa di certo aiutano. La partita in chiaro è tra i pacchetti, come c’è l’opzione del canale o di avere un operatore che prenda delle giornate sul modello Boxing day in Premier. Ci sono tante opzioni per far sì che il mercato risponda positivamente a tutte queste proposte”, ha concluso il presidente della Lega di Serie A.
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