Licenziamento in età da pensione: quando è illeggittimo

E’ possibile licenziare una persona che è già in età da pensione? Quale sono le regole che riguardano questo percorso?

Partiamo dal presupposto che il licenziamento di un lavoratore che è in età da pensione non è davvero sufficiente se la pensione stessa non viene erogata in modo immediato e questo non riguarda solo il settore pubblico ma anche quello privato.

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Infatti la cosa importante di cui tenere conto è proprio questa, ovvero quella di far avvenire il licenziamento solo nel caso in cui la pensione venga poi data in modo immediato, cosi da potere tutelare anche il lavoratore stesso.

La Legge Fornero ha introdotto la possibilità per il datore di lavoro di licenziare un lavoratore senza dover fornire una motivazione, noto come “recesso ad nutum“, quando il dipendente raggiunge i limiti di età stabiliti per la pensione di vecchiaia. Ma entriamo nel dettaglio.

Pensione: quali sono i metodi giusto per tutelare il lavoratore?

Possibilità giuridica di ottenere la pensione

Secondo la Corte di Cassazione, il recesso ad nutum non dipende solo dal raggiungimento dei requisiti anagrafici e contributivi per la pensione, ma è legato alla possibilità giuridica per il lavoratore di effettivamente ottenere la prestazione pensionistica.

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Erogazione immediata della pensione

Perché un licenziamento in età da pensione sia legittimo, è necessario che il lavoratore possa accedere immediatamente alla pensione per la quale è idoneo. Se la pensione non viene erogata tempestivamente, il licenziamento può essere considerato illegittimo.

La decisione della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha confermato che il datore di lavoro può procedere con il licenziamento solo se la pensione può essere erogata senza ritardi o impedimenti all’interessato. Questa decisione mira a garantire che i lavoratori non siano privati del sostegno economico al momento del licenziamento.