Era stata licenziata dopo la pubblicazione delle foto spinte, adesso arriva la condanna anche per le colleghe che le realizzarono.
La donna in questione era stata licenziata per una foto scattata durante una festa di Carnevale in una azienda di Lucca, tutti si vestono in maschera e la diretta interessata si era vestita da infermiera.
Un costume che a primo acchito non aveva destato nessuno scalpore, peccato che il tutto pare essere degenerato quando le colleghe, hanno deciso di scattare alcune foto, alcune delle quali anche in posa osè anche se in chiave scherzosa.
Le cose almeno sembravano stare cosi, peccato che a distanza di qualche giorno le foto vengono diffuse tra i colleghi, una situazione che ha portato le risorse umane a licenziare la donna. La dipendente aveva fatto ricorso contro la decisione dei suoi capi, con il giudice che le aveva dato ragione e aveva considerato illegittimo il licenziamento, costringendo anche l’azienda a risarcirla con 25 mensilità. Peccato che la sua carriera sia stata compromessa. In queste ore però alcune cose sono cambiate.
Licenziata per delle foto osè: anche le colleghe sono state incriminate
Insomma le cose sono andate davvero cosi, la carriera della donna è stata molto compromessa per via di quelle foto che in poco tempo erano girate tra i colleghi e che avevano portato alla decisione di licenziarla.
Oggi però anche le colleghe che avevano diffuso le foto in questione hanno subito una condanna: sono stati infatti oggetto di una nuova causa portata avanti dalla donna, che ha portato davanti al giudice le colleghe che le avevano scattato le foto incriminate. Ebbene, il risultato è che il giudice Anna Martelli ha ritenuto una divulgazione illegittima che ha provocato conseguenze nella vita privata e lavorativa della donna, che è stata difesa dall’avvocato Romano Zipolini del foro di Lucca.