La diffusione delle intelligenze artificiali ha letteralmente rivoluzionato il mondo e ora si teme anche per molti lavori.
Fino a qualche mese fa, sembrava che i robot e la tecnologia potessero sostituire soltanto i lavori cerebralmente meno impegnativi, come l’operaio, il netturbino o il cassiere, ma la diffusione delle intelligenze artificiali gratuite sul web, ha radicalmente modificato gli equilibri, acuendo i timori di molti lavoratori.
In particolare, i creativi hanno iniziato a tremare per i propri impieghi, poiché le innumerevoli possibilità offerte dall’AI (Artificial Intelligence), ne minacciano concretamente l’insostituibilità. Montaggio video, creazione di testi pubblicitari, riproduzioni umane che leggono le notizie, concepimento di storie e sceneggiature per film o libri, creazione di business plan, analisi della borsa azionaria… ormai l’intelligenza artificiale gratuita e in tempo reale, ha dimostrato a tutto il mondo di poter svolgere questi compiti, che soltanto fino a pochi mesi fa, sembravano impensabili. Nonostante ciò, gli analisti e opinionisti più rispettati e ascoltati nell’ambito del lavoro, stanno tentando di ridimensionare la paura di quei settori che recentemente sono entrati nel panico.
In particolare, il magazine online Harvard Business Review, negli scorsi mesi, ha concentrato gran parte delle sue attenzioni sul tema dell’intelligenza artificiale, cercando di rendere più complessa e relativa la visione a lungo termine di queste tecnologie. Sulla stessa lunghezza d’onda Gil Press, opinionista di Forbes.com, che ha fatto notare come, ad ogni rivoluzione industriale o tecnologica, seguono delle previsioni apocalittiche dell’umanità, che puntualmente vengono smentite dall’andamento della storia.
I consigli per non restare a mani vuote
Nel caso siate lavoratori in un settore di creatività e sentiate il terreno franare sotto i piedi, ecco alcuni consigli su come prepararvi ad un eventuale impiego massiccio dell’intelligenza artificiale nel vostro lavoro:
- Intanto vi consigliamo di adottare uno sguardo esterno nei confronti del vostro impiego, per tentare di comprendere se il vostro sia uno di quei ruoli realmente sostituibili. Per fare ciò, risulta fondamentale uno studio approfondito sulle potenzialità e i limiti dell’AI, così da evitare di sottovalutare o sovrastimare i pericoli in arrivo.
- Valorizzare il proprio lavoro, dando una svolta più personale o arricchendo i contenuti della propria offerta. In Germania, ad esempio, un editore di un giornale ha consigliato ai propri giornalisti di impreziosire le notizie con contenuti video e alcune chicche che soltanto un essere umano può inserire all’interno dei propri articoli.
- Ottimizzare la propria produttività, sovrapponendo il supporto dell’intelligenza artificiale alla propria creatività, genererebbe un ibrido ideale, che nel caso dei liberi professionisti, non dovrebbe neanche essere necessariamente manifestato al cliente.
- Studiare il funzionamento delle intelligenze artificiali appare fondamentale, poiché grazie a loro, gran parte delle menzioni più noiose può essere facilmente aggirata. Difatti, se si conosce il metodo di funzionamento, è possibile comunicare con efficacia e declinare compiti utili e impegnativi.
- La traduzione istantanea dall’italiano all’inglese apre ad un mondo di possibilità infinite. Le Monde, un quotidiano francese, ha inserito all’interno del proprio sito un testo che permette la traduzione dei propri articoli, così da permettere la fruizione da ogni angolo del globo.