Cresce sempre di più lo stato di emergenza in Italia: da Nord a Sud i problemi sono diversi ma destano una grande preoccupazione.
La giornata in particolare di ieri è quella che pare avere destato maggiore preoccupazione e infatti proprio per questo motivo si accentua il fatto di come l’Italia stia vivendo uno stato di emergenza vera e propria.
Da un lato la Sicilia devastata da incendi che non sembrano destinati a spegnersi. Con focolai anche in Puglia e Calabria e dall’altro il Nord annega, piegato da tempeste e alluvioni che stanno devastando le città. Il bilancio delle vittime, dirette o indirette (una donna a Palermo è morta perché l’ambulanza è rimasta bloccata da un incendio) è di 5 morti.
Una situazione davvero incresciosa e devastante che si spera possa andare in via di miglioramento: ma entriamo ancora di più nel dettaglio.
Non ci sono davvero dubbi, l’emergenza in Italia non arretra davvero di un passo e specialmente nei giorni scorsi ha raggiunto quello che a tutti gli effetti si può considerare il picco massimo.
Da quello che sono i report ufficiali, infatti solo nelle scorse ore si sono contati tanti roghi vicino Palermo e ancora: nelle vicinanze di San Martino delle Scale, frazione collinare di Monreale, e di Capaci, sul litorale Nord, e a Torretta, paese dell’entroterra sulla stessa costa. Fiamme anche nella frazione di Altofonte, dove brucia un bosco in una zona dove si trovano anche alcune abitazioni.
Ad avere preoccupato tantissimo anche l’incendio all’interno del Parco Archeologico di Segesta: “Da una prima ricognizione, per fortuna, è stato possibile verificare che non sussistono danni ai siti monumentali: il tempio, il teatro e la casa del Navarca sono rimasti illesi. Ma se, come sembra, il rogo è stato causato da una mano criminale, si tratta di un gesto gravissimo che va condannato con forza perché ha messo a rischio l’incolumità di chi vive nelle zone limitrofe e ha recato un grave danno al nostro inestimabile patrimonio storico-artistico. Mi auguro che si possa risalire al più presto ai responsabili” queste le parole del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando l’incendio che ieri sera ha colpito il Parco archeologico in provincia di Trapani.
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