L’italiano e la colazione: 7 su 10 non ci rinunciano mai

All’italiano piace fare la prima colazione e il mercato dei prodotti per il primo pasto della giornata vale quasi 10 milioni di euro

Dalla ricerca Nielsen “La colazione degli italiani”, commissionata da Mulino bianco, emerge che 7 italiani su 10 fanno colazione a casa, muovendo a tale scopo 8 miliardi di euro, ma non rinunciano alla seconda colazione al bar, anche se la colazione fuori casa si fa prevalentemente per stare in compagnia (43%).

Gli italiani amano fare colazione – Notizie.top –

Complice anche lo smart working degli ultimi tempi, gli italiani si siedono a far colazione a casa, l’85% consuma una bevanda, molto spesso calda (82%) e qualcosa da mangiare. Per ciò che riguarda il tipo di prodotto consumato è emerso che c’è una certa correlazione con l’età: i bambini tra i 2 e i 10 anni impiegano in media tra 5 e 10 minuti per fare colazione, rigorosamente seduti, e preferiscono latte, modificatori del latte, biscotti ricchi e merendine. Tra gli 11 e i 19 anni impiegano anche meno di 5 minuti e preferiscono mangiare prodotti vari, sia per tipologia che per marca, ma sempre biscotti e dolci. I giovani tra i 20 e i 34 anni mangiano da soli e velocemente, anche in piedi. Preferiscono bevande vegetali e yogurt greco, ma anche la colazione salata.

La colazione dei grandi

Tra i 35 e i 54 anni si alternano diversi tipi di prodotti, si consumano bevande calde e cornetti scaldati, ma molti preferiscono prodotti salutari facendo attenzione al profilo nutrizionale e ai benefici dei prodotti scelti, tutto consumato in maniera veloce. Gli over 55 sono molto abitudinari, consumano sempre gli stessi prodotti e le stesse bevande. Quando possono dedicano tutto il tempo necessario a questo pasto, preferendo cibi con pochi zuccheri e grassi. Alcuni scelgono l’orzo come bevanda.

Nel totale speso per la prima colazione il 46% è del comparto “dolce” (dai biscotti alle brioches, passando per creme spalmabili, confetture, miele e yogurt), il 40% delle bevande (latte, bevande vegetali, caffè, tè, infusi, tisane, succhi di frutta), il 6% del comparto “salato” (che include prodotti come pane fresco e confezionato, affettati, formaggi, uova). Infine l’8%è per la frutta (fresca, secca, disidratata, puree). Scendendo nel dettaglio spicca il latte con un valore di 1,6 miliardi di euro, il caffè (894 milioni), i biscotti confezionati (829 milioni), lo yogurt (834 milioni), le merendine confezionate (593 milioni), la frutta fresca (479 milioni), i cereali da colazione (345 milioni), le confetture (254 milioni) e le fette biscottate (225 milioni).

Cappuccino e brioches – Notizie.top –

Le varie motivazioni per la scelta

Dietro a ogni scelta ci sono motivazioni varie. Per le donne più mature è una motivazione “responsabile” che vale il 21% della colazione (1,7 miliardi di euro) con una cura particolare alla qualità di ciò che si mangia. Poi c’è chi ama le abitudini e sceglie la colazione “rituale”, che conta il 18% (1,5 miliardi di euro) ed è tipica di chi non vuole “cambiare”. C’è invece chi ama la colazione “esplorativa”, ossia la ricerca di sapori meno usuali, ma in Italia vale ancora poco (5%, circa 400 milioni di euro). Infine, naturalmente, c’è la ricerca del gusto, con il 13% del valore generato dalla colazione “golosa” (1 miliardo di euro), preferita dai giovani e la colazione “coccolosa”, quella che più probabilmente abbiamo tutti la possibilità di fare meglio nel fine settimana, che vale il 13% (1 miliardo di euro).

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