Loredana Bertè ricorda Tina Turner: “Era proprio come me”

Loredana Bertè torna a parlare di Tina Turner a pochi giorni dalla sua morte e ricorda il modo in cui si sono conosciute.

Sono passati solo pochi giorni dalla morte di Tina Turner, la grande cantante scomparsa mercoledì scorso a Zurigo all’età di 83 anni dopo una lunga malattia: ad averla ricordata tra i tanti anche Loredana Bertè.

Loredana Bertè
Loredana Bertè, foto Ansa Notizie.top

Le due si erano conosciute circa quaranta anni fa a Milano e pare proprio che fu un incontro rivelatore, bastò ad entrambe scambiarsi qualche parola per capire come tra di loro ci fossero tantissime cose in comune: la regina del rock e la sua corrispettiva italiana: “Non dimenticherò mai quell’incontro e i giorni passati a Milano insieme ad Azzedine” ha rivelato proprio l’artista italiana.

E ancora: “Se io e Tina cominciammo a parlare, nell’ascensore dell’hotel a Riva del Garda, fu grazie a un giubbotto disegnato da Alaïa che lei indossava. Nessuno lo conosceva. Tranne me e Cesare Zucca, che in quel periodo mi faceva da stylist, prima di andare a Los Angeles a lavorare per Madonna” questo rivela nella sua intervista per il Messaggero.

Loredana Bertè: “Tina Turner? Era una sopravvissuta come me”

Insomma un incontro importante quello di Loredana Bertè che non potrà mai dimenticare la prima volta che vide Tina Turner, l’occasione come detto prima avvenne a Milano e per la precisione qualche giorno prima a Riva del Garda in cui le due erano entrambe ospiti di un Festival.

Loredana Bertè, foto Ansa Notizie.top

Lei era con il suo manager di allora. Quando le nominai Azzedine Alaïa, Tina sgranò gli occhi: “Come fai a conoscerlo?”, mi chiese. Le risposi: “Se sa che ti sei messa un suo giubbotto, diventa matto”. “No, divento matta io”, ribatté lei. Quando le dissi che potevo metterli in contatto, impazzì di gioia” ha rivelato per il Messaggero e ancora: “E’ stata per me una fonte di ispirazione per il suo vissuto. La sua grinta. Il suo stile. E poi per la sua capacità di reinventarsi sempre. Era un’araba fenice come me. Una sopravvissuta. Era la quintessenza del rock. Non a caso la soprannominarono la “regina del rock’n’roll”: ne aveva tutte le caratteristiche”.

Insomma davvero tantissimi i punti in comune tra le due artiste che nella loro vita hanno vissuto dei momenti davvero difficili ma sono riusciti a superarli e a risorgere dalla loro ceneri, un ricordo il suo che certamente non potrà mai dimenticare: “È stata una grande fonte di ispirazione per tutte noi come artista e come donna. Un talento fuori dal comune: simply The Best”.

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