“La luce blu degli smartphone ha una tremenda conseguenza”

Un gruppo di studiosi negli Stati Uniti ha portato avanti un’analisi sui dispositivi che utilizziamo durante l’intera giornata: ecco la preoccupante scoperta

Di giorno, di notte. Sempre al cellulare. Passare tante, troppe ore a guardare lo smartphone, da soli o in compagnia, potrebbe avere un’altra controindicazione, oltre a quelle già risapute: farci invecchiare prima. La prolungata esposizione alla luce blu emessa dai telefonini (e da altri dispositivi d’uso quotidiano) potrebbe anche compromettere il funzionamento di un’ampia gamma delle cellule del nostro organismo.

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Secondo gli studiosi della Oregon State University la luce blu dei cellulare ci fa invecchiare prima (Pixabay) – Notizie.top

La conseguenza, quindi, sarebbe proprio l’accelerazione dell’invecchiamento. Una conclusione a cui sono arrivati alcuni studiosi della Oregon State University (Stati Uniti), che hanno analizzato… i moscerini della frutta: le sostanze chimiche interessate nel processo di invecchiamento sono infatti presenti anche nelle cellule del corpo umano. I ricercatori statunitensi, insomma, ipotizzano che gli stessi risultati possano essere estesi agli umani almeno in parte.

La precisazione degli scienziati dopo l’esperimento sui moscerini della frutta

Cellulare
Negli Stati Uniti un gruppo di scienziati ha portato avanti uno studio sulla luce blu degli smartphone (Pixabay) – Notizie.top

I moscerini della frutta, che sono stati esposti nell’esperimento per due settimane alla luce blu, hanno mostrato livelli alterati di alcuni metaboliti, molecole che derivano dalla trasformazione chimica di ciò che viene introdotto nel corpo (ad esempio il cibo) oppure è prodotto dall’organismo, affinché possa essere utilizzato o eliminato. Un’indicazione del funzionamento non ottimale delle loro cellule.

In questo modo viene spiega l’invecchiamento precoce e la minore longevità dei moscerini colpiti dalla luce in modo ininterrotto. Gli scienziati, tuttavia, hanno precisato che le persone sono esposte a una luce blu molto meno intensa di quella con cui sono stati “trattati” gli insetti. Per questo motivo il danno supposto derivante dal cellulare dovrebbe essere comunque minore.