Magalli attacca D’Urso: “Il monumento al trash. Ecco cosa ha fatto…”

Ufficializzati i cambi Mediaset, il conduttore Rai ha duramente criticato il lavoro della collega: le sue parole

In questi giorni sono stati ufficializzati i cambiamenti Mediaset: tra le novità quella dei saluti di Barbara D’Urso a Pomeriggio 5. L’ad Pier Silvio Berlusconi ha infatti annunciato la nuova conduttrice del programma: “La volontà è portare anche Pomeriggio 5 ad essere un po’ più concentrato su ciò che è attualità, cronaca e giornalismo. Pensiamo che Myrta Merlino sia la giornalista giusta per fare un grande lavoro”.

“Niente gossip, farò cronaca popolare”, ha detto Merlino in un’intervista a La Stampa. “Credo che la casalinga di Voghera non esista più. Sono donne e madri come me e hanno le mie stesse curiosità e le mie stesse paure”.

Giancarlo Magalli Barbara D'Urso
Giancarlo Magalli attacca Barbara D’Urso – Notizie.top (Ansa-Instagram)

Tanti i commenti che in questi giorni ci sono stati sul cambio e anche Giancarlo Magalli si è espresso sulla vicenda: “Quello che faceva lei era il monumento al trash. Un modo di fare tv non dico brutto o sbagliato, ma estremamente ruffiano, con una grande dose di insincerità”. “Per sembrare amica del pubblico – prosegue a Il Messaggero il conduttore Rai –, con il cuore, esagerava ogni cosa”.

Magalli: “Mi ha tolto il saluto”

La frizione tra Giancarlo Magalli e Barbara D’orso è nata diversi anni fa, racconta il presentatore: “A me non è mai piaciuta. E poi mi ha tolto il saluto perché nel 2003 non la invitai nella giuria del programma La grande occasione, dedicato agli imprenditori. Che c’entrava?”. Ecco quindi che tra i due sembra evidente che non ci sia simpatia.

Giancarlo Magall
Il presentatore Rai Giancarlo Magalli – Notizie.top (Ansa)

Poi Magalli ha parlato del suo futuro lavorativo: “C’è da dire che non voglio far carriera: un impegno di due ore, tutti i giorni, per nove mesi, non lo reggerei più. Per questo due anni fa ho lasciato I fatti vostri. Se vogliamo parlare di riconoscenza, quella non esiste. Meno che mai in Rai, che non essendo identificabile in una persona, una coscienza non ce l’ha proprio. Ha solo dirigenti che cambiano ogni due-tre anni”.

“Mi avevano promesso una telefonata sia Angelo Mellone, che adesso guida il Day Time, sia il direttore generale Giampaolo Rossi, ma finora non li ho sentiti. Non è un problema: lavoro con la Rai dal 1964, senza mai una raccomandazione, ha concluso Magalli a proposito dei suoi impegni professionali.