Mail e destinatario sbagliato: rischia il posto di lavoro

Quante volte capita di mandare le mail di lavoro a dei destinatari completamente sbagliati e di rischiare il posto di lavoro.

Non è sicuramente una situazione impossibile a cui pensare, quante volte sarà capitato di rendersi conto di avere sbagliato destinatario di una mail solo dopo averla mandata? Può succedere, che sia disattenzione o per un tranello del sistema, è qualcosa che non è impossibile da far capitare.

Mail
Mail Notizie.top

“L’e-mail indirizzata in modo errato è infatti uno degli errori più gravi in ufficio e anche straordinariamente comune. Circa il 40% dei lavoratori statunitensi e britannici ha recentemente inviato un’e-mail alla persona sbagliata e un sorprendente 20% ha raccontato di aver perso il lavoro di conseguenza” sono queste le parole riportate dal Financial Times.

La cosa grave è che delle volte questo tipo di errore può portare anche ad avere dei problemi più gravi a lavoro e quindi anche con delle conseguenze che lo portano anche a perderlo. E quindi che cosa fare?

Mail sbagliata: cosa fare dopo avere commesso l’errore?

Come detto prima, non è impossibile che ci si trovi nella condizione di inviare una mail e di rendersi conto solo dopo di avere sbagliato il destinatario o magari anche il contenuto: i motivi in questo caso possono essere davvero tanti.

Mail Notizie.top

La soluzione migliore? Ecco una rosa di ipotesi: Se possibile premi “annulla invio”. A seguire scusati con il destinarlo errato in un nano secondo chiedendogli per carità di non leggerla. Anzi di buttarla all’istante. Dare la colpa all’intelligenza artificiale può essere un’opzione. Altrimenti cercando in internet ci sono vari blog e siti che consigliano come cavarsela con il minor danno possibile anzi trasformando l’errore in un’opportunità. E per chi riceve un testo che non avrebbe mai dovuto (e voluto) leggere? Rispondere in modo ironico è la soluzione migliore. Si metterà in imbarazzo chi fa l’errore ma ci si mette in posizione di superiorità.

Gestione cookie