Scappano dal ristorante senza pagare, il padre riconosce il figlio dalle immagini: la sua reazione è esemplare
In questa estate (che sta per volgere al termine) se ne sono lette tantissime di notizie del genere. Non proprio una bella figura per il nostro Paese. Ovvero la “fuga” dai locali senza pagare il conto. Il primo caso si è diffuso in Albania. Protagonisti (in negativo)? Un gruppo di italiani. A salvarci la faccia ci ha pensato la premier Giorgia Meloni che ha chiesto all’ambasciata italiana a Tirana di saldare il conto.
Non è finita qui visto che, da un altro Paese estero, arriva un’altra vicenda del genere. Il tutto si è verificato a Malta, precisamente a Msida. Anche in questo caso un gruppo di italiani ha effettuato una bruttissima figura lo scorso 25 agosto. Anche se, la reazione del padre di uno dei colpevoli, ha spiazzato tutti: davvero esemplare.
Malta, scappano dal locale senza pagare: la ‘proposta’ del padre
Tutti 17enni. Si erano fermati a pranzo in un ristorante italiano dal nome “Pasta & Co”. Ordinano tutto quello che vogliono. Totale 100 euro. Il conto, però, non verrà mai pagato da uno di loro. Tanto è vero che organizzato una vera e propria scena. Ben studiata, proprio come se fosse un film comico. Con la differenza che in questo caso non c’è proprio nulla da ridere.
Si erano alzati dal tavolo, uno dopo l’altro, con la scusa di una pausa sigaretta. Ed invece se le erano date a gambe. I titolari dell’attività, Bertrand e Giacomo hanno denunciato l’accaduto alle autorità e contattato i giornali locali. Tanto da fornire le immagini delle telecamere che hanno registrato i minorenni italiani. Di origine siciliana. Quindi le immagini sono state inviate anche a quotidiani della regione dell’isola italiana.
Insomma, una doppia brutta figura. Successivamente, però, uno dei genitori dei ragazzi in questione riconosce il figlio dalle immagini (con i volti oscurati). La sua reazione, però, ha spiazzato tutti: compresi i titolari dell’attività. Si è messo in contatto con il ristorante e si è offerto di pagare il conto. Finita qui? Neanche per idea.
Queste sono state le parole di Bertrand. “Mi ha telefonato chiedendo i miei dati per saldare il dovuto. Mi ha raccontato che il figlio si è pentito subito, piangeva a dirotto. Io gli ho detto che ho apprezzato moltissimo il suo gesto, si vedeva fosse una persona onesta, gli ho spiegato che non c’era bisogno di saldare il conto. Lui insisteva, così gli ho proposto di devolvere la somma ad Arka, una associazione che si prende cura di persone con disabilità.
La mia idea lo ha colpito molto, ha donato 250 euro. Noi abbiamo ritirato la denuncia“. In conclusione il padre, per cancellare definitivamente questa vicenda (e la vergogna) ha proposto al titolare di mandare il suo figlio a lavorare gratis. Proposta che, però, è stata declinata dal titolare che ha apprezzato in un’altra maniera il suo gesto.