E’ trascorsa ormai una settimana dalla forte ondata di maltempo e si inizia a fare la conta dei danni. Si temono danni ingenti.
Il meteo sembra aver dato una tregua all’Emilia Romagna, ma l’acqua e il fango continuano ad essere presenti in molte zone della regione e in questo momento non è possibile fare il punto sui danni procurati dal maltempo.
Al momento, come scritto da Avvenire, l’unica certezza è rappresentata dal fatto che molte aziende sono state messe in ginocchio da questa alluvione. La situazione più critica sembra essere registrata nel settore agricolo. “Il danno potrebbe aggirarsi intorno al 59% in termini di valore della produzione di quest’anno – ha sottolineato Simona Caselli, presidente di Areflh – si potrebbe passare da un guadagno di 459 milioni di euro a 189“.
Insomma, una situazione non assolutamente semplice per un settore che rischia di uscire in ginocchio da questa alluvione. Naturalmente il governo è pronto a intervenire per cercare di aiutare le imprese.
A preoccupare naturalmente sono gli effetti del maltempo sull’economia. Già nei giorni scorsi vi avevamo parlato del rischio di dover fare i conti con un costo maggiore di frutta e verdura proprio a causa dell’alluvione, ora questo rischio è destinato ad aumentare considerando che il maltempo ha colpito il cuore delle sementi.
Non saranno mesi assolutamente semplici per l’economia e a questo punto non ci resta che aspettare le prossime settimane per capire a quanto potranno salire i prezzi di frutta e verdura. Al momento la certezza è rappresentata dai rincari, per il la percentuale precisa si deve aspettare ancora un po’.
Naturalmente i rincari spaventano l’intera Italia ed il governo sembra essere ormai pronto ad intervenire per aiutare le aziende. In questo momento l’obiettivo principale è sicuramente quello di consentire a tutte le imprese di recuperare il guadagno perso causa maltempo.
Nelle prossime settimane si ragionerà sulla ricostruzione. Sarà un percorso sicuramente lungo visto che, come confermato dagli stessi agricoltori, per portare un frutteto ad una piena produzione ci vogliono almeno 4-5 anni. Per questo motivo ci si aspetta un nuovo decreto corposo dal punto di vista economico per consentire a queste imprese di sopravvivere in attesa del ritorno alla normalità.
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