Marco Morandi finisce sotto il mirino degli haters: sui social lo attaccano di sembrare anche più vecchio di papà Gianni.
Non ha certamente bisogno di presentazioni Marco Morandi secondogenito di Gianni Morandi e di Laura Efrikian che proprio nei giorni scorsi è finito nel mirino dei social o per meglio dire degli haters.
Il motivo pare essere strettamente collegato al suo aspetto fisico e al fatto che con il suo brizzolato, per alcuni sembra anche essere più anziano di suoi padre: “E fattela una tinta come fa tuo padre, sembri tu il padre!” e ancora: “I genitori entrambi belli… ma questo figlio?!”.
Insomma un vero e proprio bullismo social al quale i personaggi famosi forse sono abituati ma non cosi tanto, il giovane ha deciso infatti di rispondere in una lunga intervista in cui non ha lasciato spazio a repliche.
Marco Morandi: “Essere più vecchio di papà, il io primo pensiero”
“A me avevano detto che il brizzolato funzionava. Scherzi a parte, sono sulla soglia dei 50 anni, come devo sembrare? Poi ci sono miracoli e altre cose, ognuno sceglie. Io voglio apparire nature” ha ammesso scherzando nella sua intervista e ancora: “E se non bastasse lui, c’è pure mia madre. Ma io sono stato il primo a dirmi davanti allo specchio: “Mannaggia, ora sembro più vecchio di papà”. Sul serio: è stato il primo pensiero”.
Insomma davvero una critica quella ricevuta che lui per primo guardandosi allo specchio non ha mai mancato di notare, anche se alla fine dei conti pare non avere mai avuto un impatto troppo elevato sulla sua vita.
Particolare che non si può dire del cognome che porta: “Avere un cognome come Morandi non è stata un’agevolazione. Ho dovuto fare un percorso personale. Immagino succeda a tutti quelli nella mia condizione, perché il continuo confronto è inevitabile, c’è un pregiudizio costante. È capitato anche a me quando ho incontrato il figlio di un artista: lì ho capito tante cose, è stato utile. Per un attimo ho pensato di cambiarlo. Poi ho capito che non sarebbe servito a nulla: il vero lavoro dovevo farlo su di me. L’analisi mi ha aiutato molto”.
Ad ogni modo, il giovane va avanti per la sua strada e se da un lato ha ammesso di non avere nessuna intenzione di tornare a Sanremo, dall’altra non ha nascosto suo disappunto per le etichette che negli anni ha ricevuto: “Quelle di chi me le affibbia senza conoscere il mio lavoro. Sono pronto alle critiche sul valore di quello che faccio, ma non perché sono un raccomandato. Se lo fossi stato mi avreste trovato più spesso in qualche salotto televisivo. Ma quello della tv non è un mondo che mi fa impazzire. Quando mi è stata paventata la possibilità di partecipare a un reality, ho pensato che sarebbe stato più interessante per me andare in Patagonia da solo”.