Maria De Filippi, prima estate senza il suo Maurizio

Maria De Filippi, la prima estate senza il suo Maurizio Costanzo: il racconto del noto scrittore e giornalista

Nel corso di una intervista rilasciata al settimanale ‘Oggi‘ il noto scrittore, Roberto Saviano, ha parlato di uno dei personaggi più conosciuti ed amati della televisione italiana come Maria De Filippi. La conduttrice televisiva sta trascorrendo la sua prima estate senza il suo Maurizio Costanzo, scomparso il 24 febbraio all’età di 84 anni.

La prima estate senza Maurizio Costanzo
Maria De Filippi (Ansa Foto) Notizie.top

Un elogio, non di poco conto, nei confronti della donna televisiva: “La potenza di Maria è quella di riuscire ad affrontare anche la situazione più banale, stereotipata, dandole un tocco di autenticità, approcciandola da un punto di vista che rende quel racconto uno spazio in cui tutti si riconoscano“.

Saviano, i curiosi aneddoti sulla De Filippi

Roberto Saviano ha continuato il suo racconto in questo modo: “Mai avrei pensato di poter trovare una prossimità con il suo metodo perché lo credevo molto distante e, invece, possiede molti punti secanti“. Senza dimenticare quando venne invitato nella nota trasmissione ‘Amici‘ a leggere Dostoevskij.

Ero titubante, non sapevo come dovevo parlare ai ragazzi e lei mi disse: “Sii semplicemente te stesso. Io ti ho ascoltato raccontare e come lo fai mi piace, fallo così, senza pensare di dover arrivare a loro”. Fu un successo incredibile e credo sia ancora qualcosa che dovremmo fare: portare insieme i libri in televisione“.

La prima estate senza Maurizio Costanzo
Roberto Saviano (Ansa Foto) Notizie.com

Poi un altro aneddoto, questa volta drammatico, che riguarda le mafie: “Anche se non le piace ricordarlo, ha sfiorato la morte. Se a via Fauro nel 1993 il mafioso Salvatore Benigno non avesse tentennato nell’innescare l’ordigno, lei sarebbe stata travolta dalla bomba. Quest’episodio credo abbia trasformato Maria. Lei mi ha sempre permesso di parlare di coraggio ai suoi ragazzi e di riconoscere l’impegno della verità come scelta in grado d’esser fatta con il corpo“.

Un racconto che si è concluso in questo modo: “In fondo raggiungere la propria verità, che nel mio caso era capire come funziona il potere, è la motivazione finale che cerca di dare ai suoi ragazzi“.