Maria Grazia Cucinotta in una recente intervista ha rivelato alcuni retroscena della sua carriera: ha confessato le paure vissute.
Attrice di successo, bellezza conclamata e riconosciuta anche a livello internazionale, Maria Grazia Cucinotta si è raccontata a Repubblica. L’attrice interprete de Il Postino, ha rivelato alcuni retroscena legati alla sua carriera. Ragazza d’origini umili e semplici, messinese, l’attrice ricorda quando fu scelta per il ruolo di Beatrice ne Il Postino. Massimo Troisi l’aiutò a vivere quell’esperienza in modo spontaneo suggerendole di essere soprattutto se stessa: “Ero una ragazza siciliane timida ed emozionatissima Massimo mi tranquillizzò, mi fece leggere e rileggere il copione. ‘Fai quello che fai nella vita’, voleva la verità. La mia inesperienza regalava un lato selvaggio al personaggio di Beatrice.”
Maria Grazia Cucinotta ha rivelato anche come la dislessia non le ha impedito di diventare un’attrice. Un problema che poteva porle dei limiti e che solo con la consapevolezza ha capito che poteva essere un punto di forza: “Ero dislessica e con problemi di pronuncia: i difetti ti rendono unica, ma lo capisci dopo. La dislessia esplode nei momenti di ansia, quando sono al centro dell’attenzione.” Oggi a 54 anni l’attrice confessa di cambiare in modo regolare le finali delle parole, ma questo non le crea più disagi e non la fa di certo sentire indeguata.
La carriera di Maria Grazia Cucinotta è decisamente versatile. Ha fatto vari film, alcuni rilevanti e si è sottoposta a numerosi provini. La 54enne non nasconde di aver subito anche delle molestie: “Vengo da zero. Non sono stata più forte, ma mi sono fatta rispettare, sempre. Le molestie? Esistono. Quando ci provavano ero terrorizzata, pensavo solo: riuscirò a uscire da questa stanza? Ogni volta che dicevo un ‘no’ ribattevano che non ce l’avrei mai fatta, di tornare da dove ero venuta. Sono la prova che i “no” si possono e si devono dire.”
Maria Grazia Cucinotta: “Mi hanno fatto sentire spesso sbagliata”
“Nell’ambiente mi hanno fatto sentire spesso sbagliata: troppo appariscente, troppo seria, troppo tutto. Prima il carattere, poi c’è l’involucro. In questo l’America è meravigliosa: dalle teste ai corpi, la diversità è una ricchezza.” Ha confessato Maria Grazia Cucinotta che ricorda con piacere l’esperienza statunitense.
La Cucinotta ha ammesso di aver ceduto al ritocchino, ma oggi ha un rapporto sereno con il tempo che passa. L’esperienza botox non è stata affatto positiva: “Sono felice di invecchiare. Sembro uno shar pei e va bene così. Ma mi avevano convinto: “Ti devi fare il botox, troppe rughe sulla fronte”. Così ho fatto pochissimo botulino, due settimane terribili. Dovevo alzare le sopracciglia con le dita per truccarmi, mi sembrava di avere una tegola sulla fronte. Io voglio essere libera di muovere la faccia”.