Maturità 2023, manca sempre meno: ecco tutte le date

Manca ormai sempre meno alla Maturità 2023. Andiamo a scoprire insieme le date degli esami in programma a giugno.

Il countdown per la prossima maturità ormai volge alla fine. A giugno gli studenti si ritroveranno dietro i banchi per completare il proprio percorso di studi. Nei mesi scorsi il ministro Valditara ha firmato l’ordinanza per specificare meglio le modalità di questo esame. Si tratta di un ritorno alla normalità anche se, come confermato dal titolare all’Istruzione, in questo caso si terrà conto di quanto fatto in questi anni a causa dell’emergenza Covid.

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Ecco come si svolgerà la prossima Maturità – Notizie.top – © Ansa

Questo significa che, dopo diversi anni caratterizzati dalle regole dovute al coronavirus, anche l’esame di Stato ritornerà alla normalità. Si tratta di un passaggio che preoccupa un po’ gli studenti, ma il ministro Valditara ha garantito che i professori faranno molta attenzione al percorso fatto in questi tre anni.

Le date

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Ecco le date della prossima Maturità – Notizie.top – © Ansa

Il conto alla rovescia è ormai pronto a terminare. Nelle scorse settimane il ministro Valditara ha comunicato le date e gli esami di Stato prenderanno ufficialmente il via alle 8:30 del 21 giugno con la prima di italiano. Il giorno dopo gli studenti saranno chiamati ancora dietro i banchi per affrontare la seconda prova. Un breve periodo di riposo e il ritorno a scuola per una terza prova. Questa, però, non riguarderà tutti. La faranno solo gli istituti con i percorsi EsaBac ed EsaBac techno ed i licei che hanno sezioni ad opzione internazionale cinese, spagnola e tedesca.

Terminato questo lungo periodo di prove scritte, a fine giugno si partirà con gli orali per chiudere un passaggio fondamentale nella vita di ogni studente oltre che naturalmente molto temuto.

Le prove ritornano ad essere a carattere nazionale

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L’esame di maturità ritorna ad essere di carattere nazionale – Notizie.top – © Ansa

L’altra grande novità di questo esame di Stato è il fatto che le prove ritornano ad essere nazionali. Gli unici che non avranno delle prove uniche saranno gli Istituti Professionali di nuovo ordinamento. In questo caso la seconda prova si baserà sulle attività svolte durante il percorso di studi e non sulle discipline scolastiche..

Per quanto riguarda l’orale, si inizierà da uno spunto deciso dalla Commissione e poi sarà lo studente a continuare la prova. L’obiettivo del ministero è quello di valorizzare la capacità dello studente di sviluppare i temi più significativi di ciascuna materia.