03Sul voto finale della Maturità 2023 pesano anche i crediti extrascolastici ma forse non tutti gli studenti sanno cosa sono e come ottenerli
L’anno scolastico sta volgendo al termine e per tutti i ragazzi delle quinte classi si avvicina il momento di “dimostrare la propria maturità”. L’ansia sale e si comincia a calcolare il possibile voto finale. Da qualche anno esiste però la possibilità di partire per la valutazione finale da una base di punti guadagnata con attività extra scolastiche.
La sessione dell’Esame di Stato 2022/2023 per il secondo ciclo di istruzione prende il via il 21 giugno 2023 alle ore 8:30, con lo svolgimento della prima prova scritta. La seconda prova scritta si tiene il 22 giugno 2023. La terza prova scritta, se prevista, si tiene il 27 giugno 2023, alle ore 8:30.
Dopo un percorso di cinque anni, arriva il momento in cui confrontarsi con l’esame di stato e finalmente finisci la scuola superiore. Il voto della maturità si calcola facendo la somma tra i crediti del triennio, dati anche dalla media dei voti di ciascun candidato, e il punteggio di ciascuna prova. Il voto massimo che si può prendere all’esame di Stato è pari a 100, mentre il voto minimo equivale a 60. Ogni prova d’esame verrà valutata fino a un massimo di 20 punti ciascuna, mentre i crediti accumulati nell’ultimo triennio dai candidati varranno massimo 40 punti. Questi sono attribuiti dal consiglio di classe in sede di scrutinio finale. Il consiglio procede all’attribuzione del credito maturato nel secondo biennio e nell’ultimo anno: per il terzo anno si possono assegnare un massimo di 12 crediti, per il quarto massimo 13, e per il quinto massimo 15. I crediti accumulati durante il triennio di superiori, in sostanza, serviranno ad avvicinarsi al minimo 60 o ad aumentare il punteggio per poter aspirare al 100. Per esempio, se ogni anno si ha la media del 9-10, al termine della quinta superiore si otterrà un punteggio di 40 crediti.
Oltre al punteggio ottenuto a ogni prova d’esame, è possibile aggiungere dei punti bonus: da 1 a 5, in base a quanto deciso dalla commissione dopo la prova orale. E’ a loro discrezione, potrebbero decidere di darli se, per esempio, si sostiene una prova orale particolarmente brillante. Però ci sono comunque due condizioni per poterli ottenere: arrivare all’esame finale con 40 crediti e totalizzare altri 40 crediti nelle due prove scritte. I crediti scolastici sono quindi stabiliti in base alla media dei voti conseguiti durante il triennio, mentre i crediti formativi possono integrare quelli scolastici, ma derivano unicamente da attività extrascolastiche. Per chiedere il riconoscimento di queste attività è necessario presentare alla scuola valida certificazione che ne attesti la frequenza, che sarà poi valutata per determinarne la validità. Possono essere corsi di teatro, musica, informatica, ma anche volontariato, ad esempio svolgere delle attività presso la Caritas, Legambiente o presso la Croce Rossa. E soprattutto sport, ma deve trattarsi di attività agonistica. Inoltre sono ben valutate tutte le certificazioni di lingua, come il PET (o il FIRST per i livelli avanzati), ma anche gli esami dati da privatisti.
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