La maturità 2023 è sempre più vicina ma uno studente su tre pare essere confuso sulla data ufficiale di inizio.
L’appuntamento con gli esami di maturità anche quest’anno si fa sentire per i tantissimi studenti che dovranno affrontare una delle prime prove più importanti per la loro vita, almeno dal punto di vista professionale.
Ebbene, se da un lato il tempo stringe, pare proprio che una parte dei maturandi non conosca alla perfezione la data in cui si darà il via a questa importante prova, segnata appunto al 21 Giugno.
Per quanto riguarda la struttura e le caratteristiche delle tre prove previste: un maturando su 2, ad esempio, non conosce la struttura della prima prova (con tre tipologie di tracce) e solo 2 su 3 sanno che il secondo scritto, quello di indirizzo, sono consapevoli della materia su cui verterà la seconda prova. Ad avere segnalato questo particolare che nessuno si sarebbe mai immaginato è stato il portale Skuola.net, che ha intercettato 650 maturandi.
Insomma il particolare ha davvero dell’inquietante ed è strettamente collegato agli esami di maturità, pare che nella maggior parte dei casi gli alunni siano molto confusi su tanti particolare e anche sulla data di inizio degli scritti.
“E se sull’elaborazione della prima prova i maturandi non nutrono particolari dubbi – 9 su 10 sono al corrente che le tracce verranno preparate dal MIM – riguardo alla struttura dello scritto di italiano c’è ancora molta confusione: come detto, solo la metà ne ha saputo riconoscere l’impianto (analisi del testo, testo argomentativo e tema di attualità). Al contrario, circa il 35% , quindi uno studente su tre, crede che tra le tipologie di prova ci sia ancora il tema storico (abolito invece dalla Maturità 2019)” questo riporta il sondaggio poco prima citato.
Ma non finisce qua, qualche perplessità è anche quella che si raccoglie per le prove orali, molto studenti hanno dimostrato di non conoscerne le regole, il funzionamento e nemmeno il suo valore per quello che riguarda il punteggio finale.
“Non ci sono più le circolari ministeriali di una volta, quelle che arrivavano a ogni studente di ogni scuola del regno. Così può capitare che, a pochi giorni dall’esame di Maturità, ci siano studenti capaci di non azzeccare la data o l’ora esatta di inizio delle prove scritte, oppure che non sappiano esattamente quali materie siano state scelte per la seconda prova d’indirizzo o che ignorino come si compone il punteggio dell’esame. Questo è sempre accaduto, anche in tempi di stabilità normativa, come ha rilevato Skuola.net nelle sue consuete indagini pre-esame. Figuriamoci ora che la Maturità, anche a causa della pandemia, è cambiata praticamente ogni anno”, queste le conclusioni di Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net.
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