Il capo di gabinetto che svelò i segreti di alcuni premier ritorna a parlare e lo fa su Giorgia Meloni. Ecco cosa ha detto.
Intervista esclusiva ai microfoni di Libero del capo gabinetto che in passato svelò i segreti di alcuni premier. Diversi gli argomenti toccati e naturalmente non poteva non parlare del presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
“A Palazzo Chigi il premier è giudicato molto maschile – ha ammesso il capo di gabinetto – vuole tenere tutto sotto controllo. Si fida di pochissime persone. Devo dire che la parola d’ordine in questa stagione è sentiamo Giorgia“.
Anche se per lui il cambio di passo deve ancora arrivare: “Siamo in una fase di rodaggio. Alcune persone hanno bisogno di tempo per imparare come si lavora. Anzi, devono capire che possono cambiare i governi, ma i metodi restano sempre quelli. Per esempio senza la bollinatura della Ragioneria dello Stato non si può fare nulla“.
“Ecco a cosa deve fare attenzione il premier”
L’intervista è anche l’occasione di dare consigli al premier per riuscire a superare questi cinque anni in tranquillità. “Forse manca qualche seconda linea più capace – ha sottolineato il capo di gabinetto – perché sono i colonnelli che fanno i grandi generali e possiamo dire che quel ruolo non si improvvisa“.
“Alla fine – ha aggiunto – noi capi di gabinetto continuare ad osservare con attenzione quello che succede sia che il governo sia di destra o di sinistra. Il rapporto tra il premier e l’Europa? Sicuramente la tela si sta allargando e Giorgia ha capito che la partita si gioca a Bruxelles visto che loro hanno i soldi che non non abbiamo“.
“Berlusconi? Ecco cosa prevale”
Non poteva mancare un passaggio su Berlusconi: “In tanti abbiamo lavorato con lui e diciamo che a quei tempi c’era chi lo adorava, lo temeva oppure lo frenava. Attualmente il sentimento che prevale è quello della tenerezza“.
In conclusione un breve commento sulla riconferma di Mattarella al Quirinale: “Il presidente si è dimostrato un giostraio affidabile e discreto. E’ un maestro dell’attesa. Lascia a tutti la prima mossa e poi colpisce in contropiede“.