La Cassazione è arrivata ad assolvere una donna che era accusata di molestie, considerando il fatto che i social possono essere bloccati.
Pare proprio che le molestie che avvengono via messaggio e quelle che avvengono via social non abbiamo la stessa importanza: ad averlo confermato è stata la Cassazione che proprio di recente ha messo il punto su una questione fondamentale.
La cosa che ha sottolineato si basa sul fatto che oggi sulle app di messaggi sia possibile gestire le notifiche, e quindi decidere da chi si vuole continuare o meno a ricevere telefonate o messaggi.
E quindi i Giudici hanno assolto una donna che aveva chiesto l’amicizia su Facebook ai propri figli naturali e successivamente aveva contattato e inviato messaggi ai loro genitori adottivi. La donna era stata condannata dalla Corte d’Appello di Caltanissetta a due mesi per il reato di molestie e disturbo alle persone. Oggi invece è stato accolto il ricorso della donna annullando senza rinvio la sentenza di secondo grado.
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