Il noto meteorologo è intervenuto piuttosto duramente contro l’eccessivo allarmismo di come vengono raccontate le previsioni del tempo di questi giorni
L’intervento del meteorologo Paolo Sottocorona, nel corso della trasmissione L’aria che tira – Estate, di lunedì 17 luglio in onda su La 7, ha spiazzato tutti soprattutto quando ha contestato i termini utilizzati per descrivere sui media nazionali le calde giornate di questo periodo. Accendendo un contrastato dibattito a distanza.
La morsa del caldo fa impennare le temperature in un’Italia ‘rovente’ da Nord a Sud, dove si attende per oggi un nuovo picco, con 23 città da bollino rosso. Bollino che è giunto al nono giorno consecutivo nella Capitale, dove ieri si sono registrate temperature superiori ai 40 gradi, con un aumento del 15 per cento delle chiamate al pronto soccorso.
La battuta del meteorologo di La7 Paolo Sottocorona, l’altro giorno, ha fatto immediatamente il giro del web: “Anche oggi non abbiamo raggiunto i 47 gradi…”, con il conduttore del programma, Francesco Magnani, che invece sottolineava come “Anche la stampa internazionale parla di un caldo infernale in Italia”. “Questo dipende dal fatto che leggono i giornali italiani”, la stoccata del meteorologo. Resta molto acceso infatti il dibattito sulle temperature, probabilmente sopra la media stagionale, anche se siamo comunque a luglio il mese più caldo da sempre in Italia, per questo non proprio così anomale anche dalle nostra parti in questo periodo. La questione del riscaldamento globale tiene comunque banco sulle prime pagine dei nostri giornali e nei dibattiti televisivi che non si lasciano certo sfuggire l’occasione per calcare la mano nei titoli e nei commenti creando allarmismo e preoccupazioni a volte anche esagerati.
Sottocorona, in un’intervista odierna al quotidiano La Repubblica, ha provato a spiegare il motivo del suo commento durante la trasmissione televisiva. “Non penso che sia normale il caldo di questi giorni”, ha detto il meteorologo, “e aggiungo che credo che l’auto su cui ci troviamo stia sbandando e occorra intervenire al più presto. Ma non sopporto le esagerazioni. In Italia abbiamo registrato ieri 40 gradi, e solo in alcune zone. Chi inventa nomi come Caronte e preannuncia che arriveremo a 47 gradi sapendo che non è vero, solo per avere più clic al proprio sito, andrebbe denunciato per procurato allarme”. Ha difeso ancora il suo intervento contro l’esagerazione di alcuni giornali, “Dai siti di meteorologia che mettono in giro nomi spaventosi come Caronte e che vivono dei clic delle persone angosciate. E’ da quando sono entrato in Aeronautica, nel 1972, che si parla di istituire un ordine dei meteorologi, ma non si è mai fatto nulla. Perché se io prescrivo una cura medica giustamente mi arrestano, ma nessuno fa nulla di fronte a previsioni meteo così sparate? La mia è una crociata contro le esagerazioni”. “Può darsi che in qualche località italiana si tocchi un picco fino ai 47 gradi per breve tempo. Ma non in modo diffuso, non c’è alcun dato a sostenere una previsione del genere. Almeno non ancora”, ha concluso Sottocorona.
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