Milan, Maldini-proprietà c’è tensione: i motivi

L’eliminazione in semifinale, subita dall’Inter, lascia scorie pesanti in casa Milan. Nel dopo partita, Paolo Maldini ha usato parole forti e ha chiamato la proprietà americana a uno sforzo in vista del futuro. Ma RedBird…

Uscire in semifinale, a un passo dal sogno fa male, uscire perdendo un doppio derby fa malissimo.

Paolo Maldini a San Siro
Paolo Maldini -(ANSA) – Notizie.top

Il Milan si lecca le ferite dopo la quarta sconfitta contro l’Inter del 2023, quella che però lascia ovviamente più amarezza a Milanello. L’Inter ha vinto e l’ha fatto con merito, dando la sensazione – nelle due partite di Champions – d’essere più forte, più pronta per determinati palcoscenici. Un’idea che è anche quella di Paolo Maldini. Il direttore tecnico rossonero, parlando alle varie televisioni nel post partita, ha ribadito con forza un concetto: “Non siamo pronti, dobbiamo essere consci del nostro livello”. Parole decise, parole che hanno scosso l’ambiente. “Essere tornati a questo livello deve essere sfruttato, investendo per rimanere fra le prime quattro e fare bene in Italia”. Maldini non s’è nascosto, del resto non l’ha mai fatto e ha chiamato anche la proprietà a fare la propria parte: “Non siamo ancora strutturati per competere su due fronti, lo abbiamo detto alla stampa e ai nostri proprietari, lo sanno benissimo…”. Investimenti, capacità di competere (e bene) su più fronti. È evidente che l’ex capitano voglia di più, chieda maggior disponibilità a RedBird.

Milan-Maldini, futuro incerto?

Da parte sua, però, la proprietà americana – si legge su Gazzetta dello Sport – è rimasta stupita dalle parole di Maldini. Un po’ perché investimenti, nelle ultime sessioni, ce ne sono stati eccome, basti vedere le cifre spese in estate, quando i rossoneri hanno investito quasi 50 milioni, a fronte di cessioni limitate (Kessie e Romagnoli sono andati via a zero) e un po’ perché RedBird – così come Elliot in precedenza – è impegnato in un percorso di risanamento che ha portato ad abbattere un debito che era salito fino a 200 milioni di euro nella stagione 2019-2020. Inoltre i 50 milioni spesi in estate, si sommano ai 93 dell’estate 2022.

Pioli e Maldini
Maldini insieme a Pioli – Ansa Foto – Notizie.top

Insomma se il Milan dovesse fallire l’obiettivo quarto posto, a quel punto un confronto tra proprietà e Maldini sarebbe inevitabile e gli americani potrebbero anche decidere di chiedere conto di acquisti onerosi e sbagliati. Charles De Ketelaere su tutti. Ma anche come Lazetic, Adli, Ballo Toure, Bakayoko e Messias che, tra ingaggi e spese per cartellini o prestiti, hanno fatto uscire dalle casse societarie oltre 25 milioni di euro.

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