Un uomo ha tentato di violentare sessualmente una donna in un parco, ma non ha fatto i conti con alcune cose: tanto è vero che sono scattate le manette
Basti pensare che nel periodo che va dal 30 giugno fino ad arrivare al 20 luglio ha aggredito sessualmente quattro ragazze. Una di loro minorenne (16 anni). Il tutto è accaduto a Milano, precisamente nel parco “Montanelli” di Corso Venezia. Proprio qualche giorno fa ha tentato di violentare un’altra delle sue vittime, ma non aveva fatto i conti con alcune cose.
In primis che la “vittima” in questione era una agente di polizia in incognito, dopo le segnalazioni e le denunce da parte delle altre donne che erano state aggredite da lui. Anche la vigilessa (polizia locale) è stata avvicinata da lui nella stessa modalità, ma fortunatamente lo ha incastrato. Al suo “Vieni con me” ed il primo approccio (mani addosso) sono intervenuti gli altri colleghi.
L’aggressore è un 34enne. Quest’ultimo è stato fermato con l’accusa di violenza sessuale aggravata. Una indagine avviata e conclusa dalla pm Maria Letizia Mocciaro. Come riportato in precedenza sono almeno quattro gli episodi contestati: il 30 giugno ha con una sedicenne (che si trovava insieme con la sorellina di 12 anni). Dopo averle detto che avrebbe voluto fare sesso con lei l’ha afferrata per un braccio, ma la vittima è riuscita a scappare.
Stesso discorso con una 20enne, aggredita lo stesso giorno. Il 7 luglio avrebbe detto ad una ragazza: “Ho bisogno di te”. Il 20 luglio avrebbe detto ad un’altra ragazza: “Andiamo qui dietro a giocare col tuo cane”, con tono “viscido e allusivo. Tantissime, quindi, le testimonianze di vittime che hanno avuto a che fare con questo tipo di soggetto. Fino a quando gli agenti non lo hanno incastrato.
Il Comune ha diramato questa nota in merito a come è avvenuto il suo arresto: “L’uomo, nascosto nel verde, richiamava l’attenzione delle potenziali vittime, talvolta pedinandole, spesso toccando inequivocabilmente le proprie parti intime e apostrofando allusivamente le donne che fortunatamente sono sempre riuscite a fuggire, anche chiedendo aiuto ad altre persone o alle forze dell’ordine presenti nel parco”. A lanciare l’allarme un barista del chiosco che aveva notato una persona infastidire alcune donne. Ora si trova a San Vittore.
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