E’ cominciata la nona edizione della Coppa del Mondo femminile in Australia e Nuova Zelanda, e l’Italia proverà a ripetere il bel cammino di Francia 2019
Ha preso il via nell’emisfero australe la nuova edizione della FIFA Women World’s Cup. Saranno 32 le squadre divise in 8 gironi e l’Italia di Milena Bartolini è inserita nel gruppo G con la Svezia, il Sud Africa e l’Argentina.
Si tratta di un’edizione del torneo sulla carta molto equilibrata, vista la presenza del Canada, campione olimpico in carica, e della rappresentativa inglese che l’anno scorso ha vinto gli Europei femminili. La squadra da battere resta comunque quella delle fortissime americane, visto che negli anni gli Stati Uniti hanno già vinto il trofeo quattro volte.
Un mondiale down under
Sono scattati il 20 luglio e dureranno fino al 20 agosto, in Nuova Zelanda e Australia, i Mondiali di calcio femminili, una vetrina ancora una volta decisiva, in particolar modo per il movimento italiano reduce da un europeo fallimentare, ma che aveva invece entusiasmato e emozionato all’ultimo mondiale dove aveva raggiunto i quarti di finale dopo aver battuto Australia e Cina. Il movimento calcistico femminile in Italia resta comunque in grande fermento con alcuni tra i club maschili più importanti che hanno cominciato a fare investimenti significativi anche nella sezione femminile e il livello è così in continua crescita. La recente decisione presa dalla Federazione di considerare a tutti gli effetti professioniste le calciatrici ha dato lo scossone decisivo anche in termini di tesserate. Inoltre le ragazze italiane saranno le prime a indossare, in un torneo così importante, le nuove divise da gioco firmate dal colosso tedesco Adidas che torna a vestire tutte le nostre nazionali dopo ben 45 anni e dopo 20 anni di divise firmate dagli storici rivali della Puma.
Il particolare delle nuove maglie
Una manifestazione come la Coppa del Mondo è anche una vetrina decisiva per tutti i brand che firmano le divise da gioco delle varie nazionali. I tornei femminili si sono sempre caratterizzati per un particolare curioso. Infatti, ai Mondiali di Calcio molte federazioni nazionali hanno sempre scelto di adottare delle divise personalizzate, soprattutto per quanto riguarda quella cosiddetta away, per le proprie squadre femminili, mentre l’Italia ha deciso di far scendere in campo la nazionale con la stessa maglia della selezione maschile. La decisione di molte nazionali di creare divise personalizzate per le squadre femminili rispecchia un cambiamento culturale che si sta diffondendo a livello mondiale. Le divise personalizzate rappresentano un modo per sottolineare l’importanza e l’unicità del calcio femminile, dando alle atlete un senso di appartenenza e identità distinta rispetto alle squadre maschili. E se ne sono viste sempre “di tutti i colori”. L’Italia invece ha optato per un approccio diverso unificando le maglie per tutte le nazionali, e le maglie, uscite per la prima volta a gennaio, rientravano proprio nell’ottica di dar risalto alla competizione femminile.