Sono veramente tante le persone del mondo dello spettacolo (e non solo) che sono decedute mentre erano in acqua: ecco un elenco
La morte per annegamento è una causa relativamente rara quanto comune, di recente, tra i grandi personaggi dello spettacolo, della musica, etc. Ci sono infatti numerose celebrità che hanno perso la vita in questo modo così tragico. L’attrice Mary Mara, per esempio, è stata ritrovata senza vita nel fiume San Lorenzo, nello stato di New York, il 26 giugno 2022. Aveva interpretato il ruolo di Loretta Sweet in “ER” negli anni ’90 ed era apparsa anche in serie come “Law & Order”. L’incidente è avvenuto mentre nuotava: la 61enne verosimilmente ha battuto la testa e perso conseguentemente i sensi.
Witney Houston, una delle cantanti più famose della sua generazione, ha combattuto per diversi anni contro la tossicodipendenza. La sua carriera ne ha molto risentito e alla fine è arrivata anche la sua morte accidentale. Nel febbraio del 2012 è infatti annegata in una vasca da bagno in un hotel a Beverly Hills. Dall’autopsia sono emersi segni di cocaina e di condizioni cardiache particolari che non l’hanno aiutata a rimanere in vita. La stessa fine è arrivata per sua figlia Bobby Kristina Brown. Nel 2015, all’età di 22 anni, è stata ritrovata a faccia in giù in una vasca da bagno. Dopo 6 mesi di coma è deceduta.
L’8 luglio 2020 ci ha lasciati Naya Rivera, star di “Glee”. Aveva portato suo figlio Josey di quattro anni a fare una gita in barca sul lago Piru, in California. Probabilmente durante un bagno i due sono finiti in una forte corrente di ritorno. Lei è riuscita a salvare il bambino, senza però poi avere le forze per ritornare sulla barca. Il suo corpo è stato ritrovato dopo 5 giorni. Anche Jeff Buckley è rimasto ucciso in uno strano incidente di nuoto nel 1997, all’età di 30 anni. Secondo quanto riferito, sembra che decise di nuotare nel fiume Mississippi completamente vestito. Probabilmente è stato sopraffatto dalla scia di una grande barca. Il suo corpo è stato trovato molto distante dal fiume sei giorni dopo. Ci sono ancora sospetti sulla natura della sua morte.
Brian Jones, leader originale dei Rolling Stones, morì nel 1969. Non riusciva a smettere con le sostanze stupefacenti: fu cacciato dalla band e trovato morto tre settimane dopo, il 3 luglio, nella sua stessa piscina. Simile è la fine di Danny Wilson: sopraffatto dalle droghe, è stato trovato morto nel 1983 mentre festeggiava le vacanze natalizie sulla barca di un amico. Decise di tuffarsi in acqua per far emergere oggetti dal fondo del fiume. Gli stessi oggetti che aveva gettato in quel fiume quando si trovava lì con la sua ex moglie, Karen Lamm. Dopo aver trovato una cornice con una foto del loro matrimonio, non riuscì più a risalire.
Dolores O’Riordan, cantante dei Cranberries, è stata trovata senza vita in una stanza d’albergo di Londra il 15 gennaio 2018. Anche lei annegata in una vasca da bagno con un alto livello di alcol nel sangue.
La famosa scrittrice Virginia Woolf morì per annegamento. Nel 1941, con l’aggravarsi della sua salute mentale, riempì di pietre le tasche del suo cappotto ed entrò nel fiume vicino alla sua casa di campagna. Il suo corpo fu trovato solo tre settimane dopo. Josef Mengele, uno dei più famigerati scagnozzi di Hitler, riuscì ad evitare di essere catturato alla fine della seconda guerra mondiale, scampando al processo di Norimberga. Fuggì in Brasile dove visse fino al 1979. Morì mentre era in visita da alcuni amici in riva al mare: mentre nuotava subì un ictus che lo fece annegare.
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