Si è concluso con il trionfo di Bagnaia il Gran Premio di Spielberg in Austria e, come di consueto, ecco le pagelle della griglia.
Bagnaia continua imperterrito il suo percorso da protagonista assoluto, portando a casa quella che, da molti, potrebbe essere considerata la gara perfetta. Se gli amanti del corpo a corpo non hanno apprezzato la prestazione solitaria di Bagnaia e di Binder che tentava di replicarne i tempi, c’è stato anche il solito esuberante Marco Bezzecchi, che ha conquistato il podio a forza di sportellate e sorpassi.
Anche Luca Marini e Alex Marquez si sono uniti alla battaglia campale per la conquista del podio, dando spettacolo e deliziando gli spettatori seduti a casa e, soprattutto, quelli sugli spalti.
I voti del Gp di Spielberg
Francesco Bagnaia, voto 10 – Impossibile non concedere il massimo dei voti ad un pilota tanto controverso, quanto innegabilmente forte. Ad alcuni potrà non piacere l’indole solitaria di uno di quei piloti più adatti alla fuga che al corpo a corpo, ma quando Pecco è in forma la sua guida diviene di un’efficacia semplicemente inarrivabile. Gli altri possono soltanto osservarne la graduale fuga lontano dalle altre moto e, questa immagine, si riconferma dando uno sguardo alla classifica, che ormai sorride con un +62 al campione del mondo in carica.
Brad Binder, voto 9 – La verità è che Binder ha fatto il massimo. Il pilota sudafricano è riuscito persino a replicare la danza della ducati ufficiale nei primi giri della gara. La costanza e la perfezione di Bagnaia, tuttavia, hanno iniziato a pagare nel lungo periodo, dove Binder è stato costretto a osservare da sempre più lontano lo scarico di Pecco. Prestazione solida, brillante e senza nei, se non nel confronto con il luccicante vincitore della corsa
Marco Bezzecchi, voto 9+ – Il talento del team Vr46 non si è lasciato abbattere dal deludente risultato di ieri, causato da una caduta sfortunata. Bezzecchi brilla in pista, grazie a un talento fuori dal comune, che ne ha permesso una lenta ma costante risalita fino al podio. Il titolo si allontana, ma le fondamenta su cui costruire una stagione 2024 da sogno sono più solide che mai.
Luca Marini, voto 8,5 – Paradossalmente la sua giovane età non emerge mai, ma, al contrario, spicca un’indole analitica e metodica. A differenza del compagno di squadra, il sorpasso su Alex Marquez avviene dopo un attento studio del rivale. Forse, fin troppo educato nello sbattere la moto tra una curva e l’altra, ma i risultati, a prescindere dal confronto con l’esuberanza del Bez, sono evidenti e fanno piacere.
Alex Marquez, voto 8 – La guida particolarmente fisica, come insegna il fratello Marc, ha inevitabilmente causato un logoramento delle gomme che si è notato nelle fasi finali, ma il talento spagnolo sembra essere davvero ad un passo dal trovare la quadra per stare li davanti insieme ai top.
Maverick Vinales, voto 6,5 – Un talento evidente viene ancora una volta oscurato da una partenza indegna, che lo condanna al centro del gruppone. La rimonta è parzialmente riuscita, ma il rammarico è tanto.
Jorge Martin, voto 7 – Nel suo caso, a farlo scivolare in fondo al gruppo è stato un long lap penalty e la rimonta è stata piuttosto impressionante. Le potenzialità sono evidenti e il secondo posto in classifica sembra meritato, nonostante la posizione non luccicante di questo gran premio.
Fabio Quartararo, voto 7 – Sono evidenti le difficoltà alla guida di questa Yamaha, ma Quartararo ha talento e la testa giusta per compensare le evidenti lacune di una moto semplicemente insufficiente.
I voti dei piloti restanti
Ecco i voti degli altri piloti: Aleix Espargaro 6,5; Bastianini 6; Morbidelli 6,5; Marc Marquez 6,5; Johann Zarco 5; Jack Miller 4; Pol Espargaro 7; Fabio di Gianantonio 4,5; Takaaki Nakagami 5,5; Raul Fernandez 5; Joan Mir 3; Lorenzo Savadori 6; Iker Lecuona 6; Miguel Oliveira SV (ritiro per problema tecnico).