Multa già pagata notificata di nuovo: come comportarsi

Ecco cosa dice nello specifico la legge per determinare questi casi limite che a quanto pare sono sempre più frequenti

Nel caso in cui ci venga notificata una multa, già pagata, per la seconda volta, è possibile contestarla in diversi modi e in casi particolari. La prima cosa da fare è verificare se la sanzione è stata pagata per intero e nei termini di legge presenti sulla stessa. Infatti il pagamento deve avvenire entro 60 giorni dalla notifica. Il secondo particolare da tenere d’occhio è l’importo che è stato pagato. Sono presenti due bollettini: uno per chi paga nei primi 5 giorni, con uno sconto del 30%, l’altro per chi si adopera nei 55 giorni successivi.

Multa sul parabrezza
Dopo aver pagato una multa, può capitare di ricevere di nuovo la stessa notifica – Notizie.top

Un’altra possibile causa di errore potrebbe riguardare le modalità di pagamento. Il bonifico bancario, per esempio, può creare confusione con la data dell’operazione, che è diversa da quella in cui i soldi arrivano sul conto. A supporto di ciò arriva la legge ‘salva multe’, che garantisce due giorni in più di tempo a chi paga la somma dovuta con bonifico bancario. In caso di ritardo o di importo errato, il Comune procede immediatamente con la riscossione esattoriale per risolvere il problema. Bisogna tenere a mente che dopo i primi 5 giorni si deve pagare l’importo intero, e dopo i 60 scatta l’aumento pari a metà dell’importo massimo previsto dalla legge (con interessi pari al 10% dell’importo ogni 6 mesi di ulteriore ritardo). Se il versamento è inferiore a quanto dovuto, il residuo viene iscritto a ruolo. In queste situazioni la cartella di pagamento è legittima.

Cosa fare in caso di cartella esattoriale

Se arriva la cartella esattoriale nonostante non sia stato commesso alcun errore, ci sono 3 modalità differenti da poter adottare. La prima è fare ricorso al Giudice di pace entro 30 giorni dalla ricevuta della cartella (metodo molto oneroso visto il versamento del contributo unificato, consigliabile un avvocato). La seconda è il ricorso in autotutela, senza limiti di tempo, all’ente accentratore, per chiedere di riesaminare l’atto. Il terzo, invece, è la presentazione dell’istanza di sospensione e cancellazione all’Agente della Riscossione, che ha 220 giorni per rispondere. In caso di mancata risposta, la cartella può considerarsi annullata.

Cartella esattoriale
In certi casi si arriva a ricevere la cartella esattoriale – Notizie.top

Esistono anche altri casi in cui si può pensare di contestare una sanzione, come per esempio la consegna di un doppio verbale per una stessa sanzione, oppure oltre il tempo massimo previsto, o per verbale incompleto o illeggibile. È possibile fare ricorso anche nel momento in cui viene notificata una multa al vecchio proprietario del veicolo dopo il passaggio di proprietà oppure per mancata indicazione della presenza di autovelox. Numerosi sono anche i vizi di forma che rendono un verbale nullo, quali dati anagrafici del sanzionato errati, informazioni obbligatorie (luogo, data e orario della violazione, tipo di infrazione, agente accentratore) mancanti, targa del veicolo errata, e molto altro. Non tutti i vizi, però, rendono la multa illegittima.

Come comportarsi con il ricorso

Per quanto riguarda il ricorso, i termini previsti dal Codice della Strada sono di 60 giorni se si presenta opposizione al Prefetto e di 30 se ci si rivolge al Giudice di Pace. Questi decorrono dalla data di contestazione della sanzione o da quella della notifica del verbale. Il ricorso deve contenere una serie di elementi principali, come l’autorità competente cui è diretto, i dati anagrafici del ricorrente, gli estremi del verbale impugnato e della sua contestazione o notificazione, i motivi per i quali si propone il ricorso, l’eventuale richiesta di un’audizione personale, le conclusioni, la firma del ricorrente.

Auto multata con tre tagliandi
Come comportarsi in caso di notifica reiterata di una multa già pagata – Notizie.top

In più possono essere aggiunti elementi probatori quali fotografie, riferimenti normativi, certificati medici, ricevute, scontrini, etc.). Infine, per verificare se effettivamente una multa è stata annullata, bisogna consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate entrando nella propria area riservata e consultando la sezione dedicata agli eventuali debiti a proprio carico e iscrizioni a ruolo. Nel caso in cui la multa sia ancora presente vuol dire che è ancora attiva e che il procedimento è ancora in corso.