Per quanto riguarda la questione dei muti è importante fare qualche precisazione, in particolar modo per le rate che sono pronte ad abbassarsi. A partire da quando, però, accadrà tutto questo? Tutte le info che dovresti sapere a riguardo
Non è affatto un mistero che i mutui, nell’ultimo periodo, abbiano subito una importante impennata. Soprattutto per quanto riguarda l’aumento dei tassi di interesse che porta la firma da parte della Banca Centrale Europea. Il perché di questa importante decisione? Con un solo obiettivo: ovvero quello di favorire l’abbassamento del tasso di inflazione.
Anche se, proprio negli ultimi giorni, si sta parlando di un abbassamento possibile dei mutui. Ovviamente, tutte le persone interessate a ciò, si chiedono solamente una cosa: a partire da quando si verificherà tutto questo? Andiamo a scoprire insieme la risposta a questa domanda.
I cittadini italiani, negli ultimi mesi, ne hanno passate davvero di ogni colore. In primis per l’aumento dei prezzi dei carburanti, poi quelli dell’energia e soprattutto quelli riguardanti i generi alimentari. Per non farsi mancare nulla hanno dovuto affrontare anche la crisi che riguarda i mutui. Come riportato in precedenza è solamente perché la BCE ha deciso di aumentare i tassi di interesse. Con l’obiettivo di togliere del denaro dalla circolazione. Ad avere la peggio, però, sono state le famiglie.
Le stesse che hanno un piano di mutuo con un tasso variabile. Anche se, ultimamente, sono in arrivo delle importanti notizie. Ovviamente positive. Le rate dei mutui sono pronte ad abbassarsi. Una novità importante per tutte le famiglie del nostro Paese. Per chi non lo sapesse, infatti, il valore del tasso d’interesse scenderà. Anche se bisogna fare qualche precisazione: non si tratta di un qualcosa che verrà applicato quanto prima. Anche perché, secondo quanto riportato da fonti certe, pare che si abbasseranno a partire dal secondo trimestre del 2024.
In che modo potranno variare le rate dei mutui per i tassi di interesse? Ci sarà un picco a partire dal 2024, con tanto di diminuzione di due punti percentuali per il 2025. L’impatto sul Pil sarà rapido, con tanto di picco previsto già a partire da quest’anno. Con tanto di riduzione dell’attività economica del 2% (nei prossimi 3 anni). Questione riduzione dei tassi: l’inflazione non scende, l’aumento dei prezzi è consolidato. L’aumento dei tassi d’interesse è legato al denaro circolante.
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